Caro padre Alphonse, Lei è diventato sacerdote dieci anni fa. Da quanti anni si trova in Romania? Si è abituato a questo nuovo ambiente?
I miei primi dieci anni di sacerdozio sono stati “anni di grazia del Signore”. Devo dire che ho sempre mantenuto una grande gioia nel cuore e mi sono sempre sentito accompagnato dall’azione dello Spirito Santo e da Maria, mamma, amica e sorella nel cammino della fede. Sono arrivato in Romania l’1 marzo 2015 e ho cominciato l’apprendimento della lingua e il servizio pastorale tra gli anziani della casa delle suore guanelliane e la mensa dei poveri. Sono venuto con una grande fiducia nel Signore, anche se ci sono stati giorni difficili. Ma le difficoltà spesso sono segno che siamo sulla strada giusta, quella che il Signore vuole. So che posso contare sulla preghiera di tanti.
Giugno: mese del Sacro Cuore
Il Signore della storia ha spezzato le catene dei molteplici timori esistenziali e a ogni persona, liberata dalle catene delle tante morti e paralisi, ha consegnato la carta vincente nell’esistenza: il sentirci amati.
Vicende storiche che si ripetono
Lo scorso 22 gennaio ricorreva il centenario della morte del papa Benedetto XV e di ciò si sarebbero occupati coloro che si interessano di storia. Ma l’inizio del conflitto russo-ucraino il 24 febbraio, una guerra crudele nel cuore dell’Europa, ha riportato ad una drammatica attualità questo papa, che durante il suo pontificato ha vissuto il dramma terribile della Prima Guerra Mondiale.