È la Basilica del Sacro Cuore a Lugano il luogo delle memorie del vescovo Aurelio Bacciarini. Lì è il suo sepolcro in cui le sante spoglie attendono l’ora della risurrezione; lì sembra risuonare la sua parola, incisa in un mosaico: «Per te, Crux benedicta, expecto resurrectionem vitae» (Per mezzo tuo, o Croce benedetta, aspetto la risurrezione di vita). Dunque a Lugano sabato 13 settembre c’è stata una concelebrazione in sua memoria e per invocarne da Dio la beatificazione.
Nel 1925 il vescovo di Lugano guidava i pellegrini a Roma. Cento anni dopo la sua voce ancora ci parla
di Riccardo Bernabei
Il venerabile Aurelio Bacciarini, vescovo di Lugano dal 1917 al 1935, aveva fatto dei pellegrinaggi uno strumento fondamentale della propria azione pastorale. L’anno giubilare del 1925 fu occasione per guidare 1.800 suoi diocesani a Roma, in due pellegrinaggi svoltisi fra settembre e novembre di quell’anno.
È trascorso un secolo dalla prima fondazione dei Servi della Carità in America Latina, un tempo abbastanza lungo per voltarsi indietro e ricordare. Perciò durante questo 2025 offriremo ai lettori de La Santa Crociata alcuni promemoria sulle Opere guanelliane in quel continente, per non dimenticare quello che è avvenuto e quanto si è fatto con l’aiuto di Dio e degli uomini.