Ogni uomo è un mendicante di Dio; anche se diversi sono gli itinerari, unica è la meta: soddisfare una nostalgia profonda di Eterno. Nell’esperienza di fede dei santi sono tracciate le coordinate di Dio e lo studio della loro vita comporta la scoperta delle sue incancellabili orme nelle loro strade. Paolo VI nel giorno della beatificazione di don Luigi Guanella diceva: «Vorremmo carpire il segreto e cogliere il principio interiore di tale santità: vorremo ridurre ad un punto prospettico unitario la vicenda avventurosa, complicata e febbrile della vita prodigiosa del nuovo beato».
«La felicità non va inseguita, ma è un fiore da cogliere ogni giorno, perché essa è sempre attorno a noi. Basta accorgersene». Stupore e meraviglia sono le ali della gioia. Anche gli ambienti della sede centrale della Primaria Pia Unione del Transito di san Giuseppe stanno fiorendo di colori sia per onorare san Giuseppe e sia per offrire ospitalità ai pellegrini che transitano in quest’oasi per immagazzinare energie vitali per vivere nelle loro case un clima di serenità come riflesso della casa di Nazareth.
Gesù storico e Cristo della fede: quale rapporto? Ovvero: il Cristo del Nuovo Testamento e celebrato dalla fede della Chiesa è veramente esistito? È la problematica che costituiva uno dei perni della riflessione teologica evangelica e cattolica della prima metà del secolo scorso. Il volumetto porta la prefazione del gesuita Peter Gumpel, storico di fama mondiale che inquadra con chiarezza i fatti nella cornice storica. Il professor Guiducci, da anni collaboratore della nostra rivista, con correttezza epistemologica, cioè con uno studio critico dei termini, nella ricerca della nervatura, dell’architrave che sorregge un discorso, sembra quasi voler applicare il principio filosofico di non contraddizione alla figura di Gesù.