Da ormai 25 anni la Chiesa l’11 febbraio si mette accanto ai sofferenti per donare un supplemento di speranza nei momenti difficili della vita.
Quest’anno papa Francesco scrive che desidera porsi «spiritualmente presso la Grotta di Massabielle, dinanzi all’effige della Vergine Immacolata, nella quale l’Onnipotente ha fatto grandi cose per la redenzione dell’umanità, desidero esprimere la mia vicinanza a tutti voi, fratelli e sorelle che vivete l’esperienza della sofferenza, e alle vostre famiglie; come pure il mio apprezzamento a tutti coloro che, nei diversi ruoli e in tutte le strutture sanitarie sparse nel mondo, operano con competenza, responsabilità e dedizione per il vostro sollievo, la vostra cura e il vostro benessere quotidiano.
Il numero “sette” e i suoi multipli fanno parte del pentagramma musicale dei numeri simbolici delle Bibbia. Sette sono i giorni della creazione e questa settimana fa del numero sette la radice di ogni realtà perfetta. Infatti al settimo giorno Dio si compiacque della creazione, la trovò «assai buona». Scorgiamo nel numero sette la cifra del perdono a Caino dopo l’uccisione del fratello Abele. A Noè Dio ordina di portare nell’Arca «sette paia di animali». Sette sono le lampade che devono ardere nel primo santuario costruito in onore di Jaweh.
La Chiesa pellegrina nel Canton Ticino e la congregazione di don Guanella il 21 gennaio 2017 celebrano il centesimo Anniversario della consacrazione episcopale del venerabile Aurelio Bacciarini, un fiore di virtù nato nel Cantone svizzero di lingua italiana e coltivato al servizio dei poveri nella nascente congregazione dei Servi della Carità. Dopo l’esperienza feconda di parroco ad Arzo, nel Mendrisiotto, lo Spirito gli ha suggerito una strada della santità più aperta al soccorso ai poveri dove è più viva l’immagine di Gesù. Gesù popolava le Case dei poveri di un buon samaritano come don Guanella, il fascino del servizio ai poveri ha spinto la decisione di Aurelio Bacciarini a legare tutta la sua vita e il suo sforzo di raggiungere la perfezione attraverso l’Opera di don Guanella.