Era l’8 dicembre del 2020 quando papa Francesco indiceva l’anno dedicato a san Giuseppe. In piena pandemia, perpetuava «l’affidamento di tutta la Chiesa al potentissimo patrocinio del Custode di Gesù». Purtroppo la chiusura delle chiese, e poi la riapertura con il distanziamento, è significato anche rimandare a casa qualcuno, invitarlo a seguire la messa a distanza, rinunciando all’Eucarestia. È accaduto in tutto il mondo, è accaduto in Terrasanta.
La Sardegna ha espresso, a inizio gennaio 2022, un nuovo vescovo, mons. Francesco Soddu, fino all’anno scorso direttore della Caritas italiana, ma presbitero dell’Arcidiocesi di Sassari, dalla quale per ben 40 anni non erano “usciti” nuovi vescovi. E per la prima volta dopo tanti decenni, un vescovo sardo è destinato a una Chiesa fuori dall’isola, quella di Terni – Narni – Amelia, in Umbria. Un fatto di notevole portata storica ed ecclesiale.
Con gioia pubblichiamo alcune parti di una intervista concessa da papa Benedetto XVI a un settimanale tedesco; auguriamo a Sua Santità buon onomastico e gli esprimiamo la nostra inviolabile devozione e gratitudine filiale.