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Giubileo 2025: card. Zuppi, “Paesi ricchi rimettano i debiti dei Paesi poveri”

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Categoria principale: Notizie
Pubblicato: 20 Gennaio 2025

“Il Giubileo può diventare un’occasione per tornare a bussare alla porta dei Paesi ricchi, compresa l’Italia, perché rimettano i debiti dei Paesi poveri, che non hanno modo di ripagarli”. Ne è convinto il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, che, introducendo il Consiglio permanente dei vescovi italiani, ha ricordato come nei Paesi poveri “vivono milioni di persone in condizioni di vita prive di dignità”. “Si badi che i debiti degli Stati sono talora contratti con privati: la Chiesa non può non far sentire la sua voce perché si stabilisca un’equità sociale e i pochi straricchi non profittino della loro posizione di vantaggio per influenzare la politica per i propri interessi”, ha aggiunto Zuppi. Senza dimenticare, come ha recentemente ricordato Papa Francesco, che c’è “una nuova forma di iniquità di cui oggi siamo sempre più consapevoli: il debito ecologico”, in particolare tra il Nord e il Sud. Di qui la necessità di “individuare modalità efficaci per convertire il debito estero dei Paesi poveri in politiche e programmi efficaci, creativi e responsabili di sviluppo umano integrale”.

M. Michela Nicolai, agensir

Padre Faltas: la luce a Gaza dopo 471 giorni d'orrore

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Categoria principale: Notizie
Pubblicato: 20 Gennaio 2025

Il vicario della Custodia francescana di Terra Santa parla della gioia e della speranza della gente dopo le prime ore di tregua: le armi si sono fermate, ora si potrà cercare di aiutare le tante sofferenze fisiche e morali di chi è sopravvissuto a Gaza

 19 gennaio 2025: sarà una data che entrerà nella storia? Lo sarà se verrà ricordato come il giorno in cui è finalmente cambiato il percorso della storia. Ripetiamo che è un inizio per non essere delusi da tristi cambiamenti, per sperare che la tregua si trasformi presto in una convivenza pacifica e duratura. Dopo 471 giorni di orrore, questo è  stato il primo giorno che non ha sentito suoni di morte, è stato il giorno in cui la tensione e la paura hanno lasciato il posto a sorrisi e a gesti distesi. 
Per leggere l'intero intervento

Koch: il Concilio di Nicea, dopo 1700 anni parla ancora alla fede di oggi

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Categoria principale: Notizie
Pubblicato: 20 Gennaio 2025

Il cardinale prefetto del Dicastero per l’Unità dei Cristiani riflette sulle opportunità e sfide per l’ecumenismo alla vigilia della Settimana di preghiera

Pertanto il 1700° anniversario del Concilio di Nicea non solo rappresenta una proficua occasione per rinnovare, nella comunione ecumenica, la professione di fede in Gesù Cristo, Figlio consustanziale al Padre, ma costituisce anche un’importante sfida, ovvero quella di trattare e discutere con chiarezza le problematiche del passato che, tuttora aperte, non sono state sufficientemente affrontate nei dibattiti ecumenici tenutisi fino a ora. Se opportunità e sfida verranno colte allo stesso modo, il 1700° anniversario del Concilio di Nicea potrà davvero rivelarsi una grande svolta per il futuro dell’ecumenismo...

Per leggere l'intero intervento

  1. Un simposio a 25 anni dalla "Ecclesia in Asia", per una Chiesa sinodale e missionaria
  2. Adolescenti: crescono disagio e comportamenti estremi
  3. Cei: approvato lo Strumento di lavoro, frutto della riflessione della Prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia
  4. I Giubilei del Novecento attraverso l’occhio della cinepresa

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Sabato, Novembre 15, 2025
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