Lʼappuntamento è intorno alle 11 di sabato, il terzo del mese. Siamo nella Parrocchia di santa Prisca all’Aventino, tra le zone più belle di Roma. Il cancelletto che conduce al giardino pensile è aperto, fuori c’è già qualcuno in attesa. Dentro il giardino, alcune suore e un gruppo di ragazzi velocemente dispongono tavoli e sedie sotto i tendoni, puliscono, sistemano le tovaglie di carta, apparecchiano. Tutto deve essere pronto per l’arrivo degli ospiti. Non è un ristorante, non un banchetto: è la “festa dei poveri”.
«Ho chiesto a uno dei bambini della nostra scuola francescana: Che vuoi fare da grande? Beh – mi ha risposto – non lo so se divento grande. Se non mi sparano prima…». Così padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terrasanta, racconta la drammatica quotidianità in Palestina, dall’altare della chiesa di santa Prisca a Roma, all’Aventino, dove ha celebrato la messa con la Fraternità dei santi Aquila e Priscilla.
«La cura dei più fragili, di coloro che soffrono maggiormente», è questo l’obiettivo dell’accordo, firmato l’8 febbraio 2024, tra il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano, per trasferire nell’area dell’ex nosocomio “Carlo Forlanini” di Roma l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, le cui attuali strutture non supportano ulteriormente l’attività sanitaria e di ricerca. L’ospedale Bambino Gesù, noto in tutto il mondo per la qualità delle sue cure pediatriche, è proprietà della Santa Sede e fruisce della condizione di extraterritorialità.