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di Gabriele Cantaluppi

E' sempre più diffusa, all’interno delle celebrazioni liturgiche, l’abitudine di sottolineare alcuni momenti con gli applausi. Anzi, spesso sono gli stessi sacerdoti a sollecitarli. E' bene?

«Là, dove irrompe l’applauso per l’opera umana nella liturgia, si è di fronte a un segno sicuro che si è del tutto perduta l’essenza della liturgia e la si è sostituita con una sorta di intrattenimento a sfondo religioso» scriveva il cardinal Ratzinger nel suo libro Introduzione allo spirito della liturgia.

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di monsignor Tonino Bello

Santa Maria, vergine del mattino, donaci la gioia di intuire, pur tra le tante foschie dell’aurora, le speranze del giorno nuovo. Ispiraci parole di coraggio. Non permettere che sulle nostre labbra il lamento prevalga sullo stupore, che lo sconforto sovrasti l’operosità, che lo scetticismo schiacci l’entusiasmo, e che la pesantezza del passato ci impedisca di far credito sul futuro. Da' alle nostre voci la cadenza degli alleluia pasquali. Intridi di sogni le sabbie del nostro realismo. Aiutaci a comprendere che additare le gemme che spuntano sui rami vale più che piangere sulle foglie che cadono. E infondici la sicurezza di chi già vede l’oriente incendiarsi ai primi raggi del sole.

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a cura di Gabriele Cantaluppi

Durante la Santa Messa, recitando il “Credo”, affermiamo che l’Unigenito Figlio di Dio è “generato, non creato” dal Padre. Che cosa significa?

L’espressione “generato e non creato” è stata inserita nel Simbolo Apostolico al Concilio di Nicea nel 325, e riguarda espressamente Gesù. “Generato non creato, della stessa sostanza del Padre” si riferisce all’eresia di Ario, un sacerdote di quell’epoca, che  sosteneva che il Verbo, detto anche Figlio, la seconda Persona della SS. Trinità, non fosse Dio, ma la prima creatura di Dio. Se così fosse, Gesù non sarebbe Dio fatto carne e la sua redenzione non avrebbe un valore infinito, perché nessuna creatura, per quanto grande, potrebbe riparare lo strappo fra l’uomo e Dio, operato dal peccato originale.

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di monsignor Tonino Bello

Il primo capitolo degli Atti, dice che gli Apostoli, dopo l'Ascensione, in attesa dello Spirito Santo salirono al piano superiore, dove abitavano.. E con loro c'era anche Maria, la madre di Gesù. è l'ultima sequenza biblica in cui compare la Madonna. Dall'alto di questa postazione. Dal piano superiore. Quasi per indicarci i livelli spirituali su cui deve svolgersi l'esistenza di ogni cristiano.

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