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«Mi hai chiamato, eccomi!»

di Madre Anna Maria Cánopi osb

«La parola del Signore era rara in quei giorni». Così si legge all’inizio del terzo capitolo del primo libro di Samuele. La Parola che aveva creato i cieli, che aveva chiamato Abramo, Mosè, i profeti e che aveva guidato il popolo eletto passo passo nel lungo cammino dell’esodo portandolo dalla schiavitù d’Egitto alla libertà della Terra promessa, ora si è fatta rara. Ma se la Parola viene a mancare, ne consegue che l’umanità e l’intero creato rischiano di tornare al caos iniziale. È la Parola di Dio, infatti, che ci fa vivere e ci sostiene in vita: «In principio era il Verbo, / e il Verbo era presso Dio / e il Verbo era Dio… / Tutto è stato fatto per mezzo di lui /e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste» (Gv 1,1-3 passim). 

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L'Amoris laetitia

di Nico Rutigliano

Se l’aereo perde velocità, va in stallo. Per prendere quota, il pilota inesperto tende a puntare il muso verso l’alto: risultato è che l’aereo precipita. Bisogna invece puntare verso il basso. 

Quando nella famiglia si tende a salvarsi da soli, è il fallimento. Il ruolo dell’accompagnamento, allora,  è decisivo, non solo importante.

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Esodo

di Madre Anna Maria Canopi osb

Il Signore segue con amore il cammino dell’uomo e le vicende della storia, non è un Dio lontano, ma un Dio vicino, un Dio che guarda, ascolta, si lascia commuovere, interviene provvidenzialmente.

Mosè ha ormai ottant’anni… Era nato in Egitto nel momento più duro della schiavitù, quando il popolo ebreo era perseguitato a morte. Il Faraone, infatti, aveva dato ordine di uccidere tutti neonati maschi delle donne ebree. Miracolosamente scampato all’eccidio per la pietà della madre e la compassione della figlia stessa del Faraone, Mosè era cresciuto a corte, ricevendo una regale educazione, onori e ricchezze. Giunto all’età di quarant’anni, sentì in cuore il desiderio di liberare i suoi fratelli dalla schiavitù, ma la sua impresa fallì. Rifiutato da loro stessi e perseguitato dal Faraone, fuggì pieno di paura, prendendo la via del deserto. Come un povero profugo, si guadagnò da vivere pascolando il gregge di Ietro. 

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di monsignor Tonino Bello

Sarà stato effetto di quel «non temere» pronunciato dall’ angelo dell’ annunciazione, certo è che, da quel momento, Maria ha affrontato la vita con una incredibile forza d’animo, ed è divenuta il simbolo delle “madri-coraggio” di tutti i tempi.

È chiaro: ha avuto a che fare anche lei con la paura.

Paura di non essere capita. Paura per la cattiveria degli uomini. Paura di non farcela. Paura per la salute di Giuseppe. Paura per la sorte di Gesù. Paura di rimanere sola… Quante paure!

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