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Luglio-agosto: tempo per recupero di energie

di don Mario Carrera

 

La Chiesa italiana sta vivendo una stagione di accorata riflessione in preparazione al 5° Convegno nazionale alla ricerca di un «Nuovo Umanesimo», un’immersione nel quotidiano per riscoprire nella carne viva della storia i semi di Cristo. L’umanesimo ebbe la sua culla nella città di Firenze, là dove il respiro divino ha ripreso a fiatare con il respiro umano e a scoprire la gioia della dignità come persona, «creata a immagine e somiglianza di Dio». Da qui scoprire che ogni desiderio di bene nasce da un’attrazione divina che desidera condividere la nostra esperienza umana.

Venerdì, 03 Luglio 2015 14:40

Trasmissione radio - Luglio 2015

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Ascolta, ora!

Cari ascoltatori,
come sempre un saluto particolare alle persone ammalate, sofferenti nel corpo e nello spirito. Lo sappiamo da sempre che non tutte le malattie sono guaribili, ma tutte le malattie sono curabili e questo nostro incontro spirituale vuol essere un farmaco per curare la malattia della solitudine, dello sconforto e della sfiducia.  Sono queste le malattie più pesanti che nessuna medicina se non la compagnia e l’amore tenero riescono a guarire.

Mercoledì, 17 Giugno 2015 13:03

Dove siamo

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Per venirci a trovare!
 


 

Mercoledì, 10 Giugno 2015 15:12

Il ragno e la caverna

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di Carlo Lapucci

Mentre Maria e Giuseppe fuggivano cercando di raggiungere la terra d’Egitto, le guardie del Re Erode li inseguivano guadagnando sempre più terreno, finché non furono in un vallone di rocce e macigni dove nessuna pianta poteva offrire un nascondiglio o un rifugio. Maria, quando tutto pareva perduto e già si sentivano scalpitare vicini gli zoccoli dei cavalli, vide una piccola caverna che si apriva nel sasso. «Entriamo qua dentro, ritarderemo almeno la fine», disse. S’infilarono nella grotta, spingendo avanti il somaro, tenendo in braccio il Bambino e attesero.   Click to listen highlighted text! Mentre Maria e Giuseppe fuggivano cercando di raggiungere la terra d’Egitto, le guardie del Re Erode li inseguivano guadagnando sempre più terreno, finché non furono in un vallone di rocce e macigni dove nessuna pianta poteva offrire un nascondiglio o un rifugio. Maria, quando tutto pareva perduto e già si sentivano scalpitare vicini gli zoccoli dei cavalli, vide una piccola caverna che si apriva nel sasso. «Entriamo qua dentro, ritarderemo almeno la fine», disse. S’infilarono nella grotta, spingendo avanti il somaro, tenendo in braccio il Bambino e attesero. Powered By GSpeech

Un ragno che era nel buco d’un sasso, subito si mise a tessere una grande tela, con la quale in poco tempo chiuse l’ingresso della caverna. Giunsero le guardie d’Erode e imprecando si dettero a frugare tra i massi, infuriati per la sparizione dei fuggiaschi. «Dove sono?», dicevano. «Eppure erano qui proprio ora». «Non saranno mica entrati sotto terra?». «Per la strada non si vedono più». «Ecco, sono entrati in questa caverna...». «Qua no davvero: non vedi che ci sono le ragnatele?». «Non perdiamo tempo... Corriamo avanti». Così le guardie continuarono la loro corsa e la Sacra Famiglia fu salva. «Chi avrebbe detto che una tela di ragno sarebbe stata così forte da impedire ai soldati di entrare?», disse Giuseppe, riprendendo la strada, e prima di ripartire, benedisse il ragno, dicendo: «Per la tua pietà, sarai benvenuto nelle case dove porterai la fortuna e gli uomini ti risparmieranno». Infatti da allora il ragno in casa non si uccide, anche se si toglie la ragnatela.


 

I consigli DALLA NATURA

Il sambuco

Il sambuco, o anche Sambucus Nigra nella sua denominazione scientifica, è una pianta molto comune, solitamente ascritta alla famiglia delle siepi. Oltre alla sua funzione prettamente ornamentale – il sambuco presenta piccoli fiori bianchi e bacche violacee – da sempre è sfruttato nella medicina popolare. Del sambuco si utilizzano sia la pianta che le bacche, per scopi diversi per l’organismo. Dai fiori si ricava solitamente un infuso, noto per la sua capacità di aumentare la sudorazione corporea, così da favorire l’eliminazione delle tossine e la contenzione della temperatura durante gli stati febbrili. Uniti alle foglie, i petali in infusione vengono impiegati per la creazione di tisane contro i problemi delle vie respiratorie. Per questo, fiori e foglie possono essere adoperati anche per migliorare la circolazione sanguigna, soprattutto quella periferica, sia con l’assunzione orale che con impacchi localizzati per limitare la rottura dei capillari o per un rapido sollievo alle scottature. Sempre in impacco e sempre per le sue proprietà sulla circolazione, il sambuco è utile anche per lenire il dolore a gambe e articolazioni nelle donne, così come il gonfiore dovuto ad attività fisiche intense o a una giornata sui tacchi. Negli uomini, invece, la tisana è largamente utilizzata per il mal di schiena. Le bacche di sambuco sono principalmente composte da acqua, ma al loro interno non mancano carboidrati, fibre e sali minerali come il potassio, il magnesio, lo zinco, il sodio e il calcio. Il loro impiego è quasi strettamente legato al benessere dell’apparato digerente.


 

Pesce alla san pietro

Ingredienti per 4 persone:

* 4 filetti di pesce * 50 g di burro * 2 cucchiai di vino bianco * 1 limone * 2 uova * farina bianca ‘’00’’ * olio di semi per friggere

Per la salsa alle erbe pestate in un mortaio 1 cucchiaino di dragoncello e 1 di timo, 1 rametto di rosmarino, 1 ciuffo di prezzemolo, 1 cucchiaio di foglie di basilico, 1 spicchio d’aglio, 1 pizzico di zenzero, 4 bacche di ginepro pestate, 2 cucchiai di pangrattato, sale e pepe, fino a ottenere un composto omogeneo.

Sbattete le uova e intingetevi i filetti di pesce, poi passateli nel trito d’erbe e nella farina; friggeteli in una padella capiente con olio caldo. Appena sono cotti e ben dorati trasferiteli su carta da cucina per farli asciugare. In un tegame a parte fate fondere il burro e, prima che sfrigoli, versatevi il trito di erbe rimasto, il succo del limone, il vino bianco e mescolate. Servite i filetti di pesce caldi con la salsina versata sopra. Preparazione 30 minuti, cottura 40 minuti.

 


 

BUONO A SAPERSI

L’aceto, balsamo universale.

Naturalmente l’aceto solo soletto non potrà proteggere gli ambienti dai germi: ma una pulizia quotidiana con detersivi a base di questo liquido costituisce un buon metodo di prevenzione. Non resta che procurarsi dell’aceto da tavola bianco (da prediliggere nella pulizia rispetto al rosso).

Detergente: nella pulizia quotidiana di piastrelle, pavimenti generici e superfici smaltate.

Sgrassatore: ideale per eliminare l’untuosità da piatti e stoviglie molto sporche, per pretrattare e rimuovere lo sporco difficile dalle pentole, per far brillare l’acciaio, il rame e l’ottone (ma anche vetri e cristalli).

Anticalcare: ideale per rimuovere i depositi di calcare da posate, utensili e tegami in acciaio, da bicchieri di vetro e rubinetteria, rendendo tutto lucido e senza aloni. Anche in lavastoviglie, aggiunto al risciacquo finale, l’aceto ridona risultati sorprendenti. Inoltre, è ottimo per la manutenzione ordinaria di lavastoviglie, lavatrice e ferro da stiro.

Ammorbidente: previene l’infeltrimento dei capi in lana ed è efficace nel trattamento dei capi bianchi e colorati, perché disperde i sali di calcio catturati dalle fibre dei tessuti e favorisce, inserito nell’ultimo risciacquo, l’eliminazione dal bucato dei residui di detersivo.

Smacchiatore: ottimo in caso di macchie ostinate, se aggiunto all’acqua dell’utimo risciaquo (a mano o in lavatrice), ravviva le tinte dei tessuti conservandone il colore.

Mercoledì, 10 Giugno 2015 14:59

Precursore dei moderni sistemi educativi

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Padre Luigi Monti

di Gabriele Cantaluppi

E' notte fonda e Luigi dorme un sonno agitato: non solo le tenebre esteriori lo circondano, ma anche nel suo animo viveva l’amarezza di chi si sente tradito nei suoi ideali. Diciotto giovani, che avevano condiviso la sua scelta di servire gli ammalati con passione, erano stati respinti dall’Ospedale Santo Spirito a Roma, nonostante ne avessero pieno titolo. Li aveva mandati perché fossero infermieri animati da vera compassione verso gli ammalati, e non semplicemente mercenari, ma a non volerli erano stati i Cappuccini, cappellani in quel nosocomio, che preferivano privilegiare i loro terziari. Però un sogno e una voce lo rincuorano: “Luigi, non rattristarti” gli dicono Gesù e Maria apparendogli.

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Simposio nazionale su San Giuseppe, 1-2 maggio 2015

di Tullio Locatelli

Ogni quattro anni si svolge un Simposio internazionale su San Giuseppe. A metà dei quattro anni si è introdotta la scelta di fare un simposio nazionale, organizzato dalla congregazione dei Giuseppini del Murialdo. Nella partecipazione all’ultimo simposio internazionale, celebrato in Messico, don Tullio Locatelli si è incontrato con il superiore generale degli Oblati di San Giuseppe (Giuseppini di Asti). In questa circostanza si è convenuto di tenere insieme il simposio nazionale che si è organizzato per il 1° e il 2 maggio scorsi.

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di Angelo Forti

Il Papa Francesco ha una grande devozione per San Giuseppe. Fuori la sua stanza nella Casa Santa Marta, si trova una statua del santo ai cui piedi il Papa lascia carte con richieste di grazie scritti da lui stesso. Quando i messaggi diventano troppi, la statua si alza un po’. La devozione a San Giuseppe accompagna il Papa da quando era giovane. La parrocchia di Flores a Buenos Aires, il quartiere dove è nato e cresciuto Jorge Mario Bergoglio, è dedicata a San Giuseppe. 

Mercoledì, 10 Giugno 2015 14:38

Don Guanella racconta il suo don Bosco

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Bicentenario della nascita di don Giovanni Bosco

di Sergio Todeschini

 

Nel novembre 1891, don Guanella inviò al salesiano don Lemoyne, attento biografo di don Bosco, alcuni suoi fogli titolati: «Pensieri attorno a Don Bosco», dove il sacerdote comasco descrive la figura del fondatore dei salesiani, come lui la ricordava e come l’aveva spiritualmente e moralmente assimilata. Una vicinanza sperimentata nel triennio 1875-78, trascorso a Torino come salesiano. «Pochi pensieri e aneddoti - scriverà don Luigi nella sua introduzione -, sui quali posso serenamente e assolutamente attestare».

Mercoledì, 10 Giugno 2015 14:33

L'attività umana collaborazione con Dio

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La "Gaudium et Spes"

di Madre Anna Maria Cánopi

«Con il suo lavoro e con il suo ingegno l’uomo ha cercato sempre di sviluppare la propria vita, ma… molti beni, che un tempo l’uomo si aspettava dalle forze superiori, oggi se li procura con la sua iniziativa e con le sue forze» (n. 33). Affrontando il tema dell’attività umana, la costituzione conciliare Gaudium et Spes sottolinea la presenza di una contrapposizione nel modo di concepire e vivere il lavoro che, nell’età contemporanea, si è venuta accentuando e radicalizzando; una contrapposizione che richiama da vicino la dolorosa realtà del peccato originale.

Mercoledì, 10 Giugno 2015 14:27

Un volto misericordioso ci attende alla porta

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Un anno abbracciati dalla tenerezza di Dio

di Graziella Fons

Nel cinquantesimo anniversario della chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II, il giorno dell’Immacolata Concezione, la mamma di Gesù aprirà la «porta della misericordia» e ci inviterà a oltrepassare quella soglia per «sperimentare l’amore di Dio che consola, che perdona e dona speranza». Gesù prima di consumare nella sua carne mortale l’ultimo frammento di amore, nella persona di Giovanni, il discepolo prediletto, ha consegnato l’umanità redenta a Maria: «Donna, ecco tuo figlio»; da quel momento Maria Vergine partecipa all’azione misericordiosa del Figlio Risorto.

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