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Giovedì, 07 Novembre 2013 14:39

Papa Francesco in Brasile elogia i nonni

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Nella memoria liturgica dei santi Gioacchino e Anna, papa Francesco ha fatto un grande elogio dei nonni di Gesù e ha indicato nei nonni un patrimonio di sapienza da non disperdere. «Quanto sono importanti nella vita della famiglia per comunicare quel patrimonio di umanità e di fede che è essenziale per ogni società! E come è importante l’incontro, il dialogo tra le generazioni, soprattutto all’interno della famiglia!».

Su un tema assai importante che sembra così lontano nella vita di un bambino, in questo ipotetico dialogo il nonno vuol indicare che i passi prima dell’ultimo passo sono assai importanti e conducono alla sorgente della gioia di vivere.

Giovedì, 05 Settembre 2013 13:41

Chi crede, vede

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L’enciclica Lumen Fidei di Papa Francesco scritta insieme a Benedetto XVI

di Angelo Sceppacerca

La luce della fede è il dono portato da Gesù. Lui è il dono; Lui è la luce. Inizia così la prima enciclica di papa Francesco che è anche – e non solo metaforicamente – l’ultima di Papa Benedetto.

Il nostro mondo, come quello pagano del tempo di Gesù, è “affamato di luce” e nessun altro sole è capace di “arrivare fino all’ombra della morte”, quando ogni uomo si chiude ad ogni luce. Invece a Marta, che piange la morte del fratello Lazzaro, Gesù dice: “Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?”. Chi crede, vede. Tante sono le possibili obiezioni, oggi come ieri, nella presunzione di uomini che si sentono adulti e inappagati, al punto di paragonare la fede al buio, o al massimo relegandola nell’angolo fuori dalla ragione, pur sempre un salto nel buio, appunto.

Martedì, 07 Maggio 2013 14:04

Il pellegrino e il Papa

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di p. Massimo Pampaloni

Il primo Papa gesuita nella storia arriva proprio durante la celebrazione del II centenario della ricostituzione della Compagnia di Gesù dopo la soppressione. Mi auguro che questo dono che lo Spirito ha fatto a tutta la Chiesa, sia anche un’occasione per noi Gesuiti di riscoprire con rinnovato impegno che la fedeltà alla missione della Chiesa e al Romano Pontefice sono le radici vitali della nostra vocazione e la ragione d’essere per cui Ignazio volle la sua “minima Compagnia”.

Mercoledì, 17 Aprile 2013 12:12

La nostra "stella polare"

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Sembrano di grande attualità le parole di don Guanella scritte alla fine dell’800: «Riesce poi difficile mirare giusto in sì grande confusione di giornalisti, di scrittori. Per non sbagliare si guardi sempre al Papa, che è la stella polare. Egli solo basta».  Nel giorno di mercoledì, dedicato dalla devozione popolare al culto di San Giuseppe, il 13 marzo 2013 lo Spirito Santo ha donato alla sua Chiesa il nuovo papa con il nome programmatico di Francesco.

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di Benedetto XVI

Il Vangelo secondo Luca racconta che i pastori di Betlemme, dopo l’annuncio della nascita del Messia, “andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia” (2,16). Ai primi testimoni oculari della nascita di Gesù si presentò, dunque, la scena di una famiglia: madre, padre e figlio neonato. Per questo la Liturgia ci fa celebrare, nella prima domenica dopo il Natale, la festa della santa Famiglia. Quest’anno essa ricorre proprio all’indomani del Natale e, prevalendo su quella di santo Stefano, ci invita a contemplare questa “icona” in cui il piccolo Gesù appare al centro dell’affetto e delle premure dei suoi genitori.

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di Gianni Gennari

“Per la nuova evangelizzazione”: grande davvero, il tema del recente Sinodo dei vescovi, il 22° dopo il Concilio. Per la precisione il XIII ordinario, detto “generale”, perché in questi 50 anni ce ne sono stati anche 9 detti “speciali”, con oggetto una sola parte della Chiesa: due volte Europa e Africa, una Asia, Americhe, Medio­riente, Libano e Oceania.  
Sinodo dei vescovi, dunque. Fu personalmente Paolo VI che il 21 settembre 1963, Papa da pochi mesi, manifestò per il futuro l’idea di “associare qualche rappresentante dell’episcopato in un certo modo e per certe questioni… al Capo supremo della Chiesa stessa”, e aggiunse di essere sicuro che “la Curia romana” non avrebbe fatto opposizione. Egli sapeva per esperienza personale che nella Curia allora, e forse sempre come naturale dove ci sono anche le dimensioni umane, che esistono anche nella Chiesa di Cristo, perfetta per quanto dipende da Lui, ma limitata per quanto dipende dagli uomini, poteva anche non esserci molta disponibilità, allora, ad allargare competenze e discussioni oltre i limiti consolidati da secoli.

Mercoledì, 10 Ottobre 2012 13:45

Sinodo dei Vescovi

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di Gianni Gennari

Comincia in Vaticano il Sinodo dei Vescovi: è la XIII Assemblea Generale ordinaria. Per la cronaca ci sono state anche 9 Assemblee dette “speciali”, perché dedicate in genere ad una sola parte della Chiesa: 2 per l’Europa (1991 e 1999), 2 per l’Africa (1994 e 2009), una per il Medioriente (2010), una per l’Asia (1998), una per le Americhe (1997), una per il Libano (1995) e una per l’Oceania (1998). In tutto, dunque, ben 22 assemblee sinodali…
Una domanda: chi ne ha memoria attiva, all’interno del Popolo di Dio che è la Chiesa, istituzione storica e mistero umano-divino? Quali sono stati i benefici dei 22 Sinodi percepiti seriamente dal Corpo vivo della Chiesa intera? Forse solo con un atto di fede puro si potrebbe rispondere concretamente e in positivo…E’ un fatto, almeno misurato con le nostre misure umane, limitate e fallibili, ma constatabili per tutti.

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Che cosa succede nel Battesimo? Che cosa ci si aspetta dal Batte­simo? Voi avete dato una risposta sulla soglia di questa Cappella: aspettiamo per i nostri bambini la vita eterna. Questo è lo scopo del Battesimo. Ma, come può essere realizzato? Come il Battesimo può dare la vita eterna? Che cosa è la vita eterna? Si potrebbe dire con parole più semplici: aspettiamo per questi nostri bambini una vita buona; la vera vita; la felicità anche in un futuro ancora sconosciuto. Noi non siamo in grado di assicurare questo dono per tutto l'arco del futuro sconosciuto e, perciò, ci rivolgiamo al Signore per ottenere da Lui questo dono.
Alla domanda: «Come accadrà questo?» possiamo dare due risposte. La prima: nel Battesimo ciascun bambino viene inserito in una compagnia di amici che non lo abbandonerà mai nella vita e nella morte, perché questa compagnia di amici è la famiglia di Dio, che porta in sé la promessa dell'eternità. Questa compagnia di amici, questa famiglia di Dio, nella quale adesso il bambino viene inserito, lo accompagnerà sempre anche nei giorni della sofferenza, nelle notti oscure della vita; gli darà consolazione, conforto, luce.

Venerdì, 01 Giugno 2012 12:34

Quell'incontro verso sera

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Riflessione su Gesù apparso agli apostoli

Ogni anno, celebrando la Pasqua, noi riviviamo l’esperienza dei primi discepoli di Gesù, l’esperienza dell’incontro con Lui risorto: racconta il Vangelo di Giovanni che essi lo videro apparire in mezzo a loro, nel cenacolo, la sera del giorno stesso della Risurrezione, «il primo della settimana», e poi «otto giorni dopo» (cfr Gv 20,19.26).
Quel giorno, chiamato poi «domenica», "Giorno del Signore", è il giorno dell’assemblea, della comunità cristiana che si riunisce per il suo culto proprio, cioè l’Eucaristia, culto nuovo e distinto fin dall’inizio da quello giudaico del sabato. In effetti, la celebrazione del Giorno del Signore è una prova molto forte della Risurrezione di Cristo, perché solo un avvenimento straordinario e sconvolgente poteva indurre i primi cristiani a iniziare un culto diverso rispetto al sabato ebraico.

Venerdì, 01 Giugno 2012 08:37

La Chiesa nasce con Maria madre

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di Benedetto XVI

Maria ha seguito con discrezione tutto il cammino di suo Figlio durante la vita pubblica fino ai piedi della croce, e ora continua a seguire, con una preghiera silenziosa, il cammino della Chiesa. Nell’Annunciazione, nella casa di Nazaret, Maria riceve l’Angelo di Dio, è attenta alle sue parole, le accoglie e risponde al progetto divino, manifestando la sua piena disponibilità: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua volontà» (cfr Lc 1,38).

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