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Mercoledì, 09 Marzo 2011 10:34

La scuola, la Prima Comunione e la Cresima

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di Madre Maria Cánopi

A quel tempo nel piccolo paese in cui abitavo non c’era né asilo nido, né scuola materna. Si incominciava con la scuola elementare, e questo costituiva un grande evento sia per i bambini che per le famiglie, specialmente per chi abitava in case isolate.
Si trattava, infatti, di abituarsi ad entrare in relazione con altri bambini sconosciuti e con una insegnante che – per quanto fosse materna – non poteva supplire la mamma.
La scuola come luogo per imparare a leggere e a scrivere mi piaceva molto, ma la mia estrema timidezza mi metteva in difficoltà con alcuni compagni dispettosi, che arrivavano persino a intingermi la punta delle treccine bionde nel calamaio! Allora, infatti, non c’erano ancora le biro o le penne stilografiche, ma si usavano le cannucce di legno con i pennini infilati sulla punta, quindi su ogni banco di scuola c’erano i calamai incastrati in un foro per intingere, e si usava la carta assorbente per le inevitabili macchie.

Martedì, 18 Gennaio 2011 15:36

Con occhi di bambina

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Canopi/Gennaio2011

Rievocare in età avanzata le esperienze e le impressioni avute nella prima infanzia può essere per tutti un modo di ricuperare un mondo apparentemente perduto e forse anche per ritrovare la chiave di lettura del proprio mondo interiore nel momento attuale. Non è però facile rievocare la propria infanzia “a voce alta”, ossia raccontarla ad altri. C’è una innata riservatezza, come un velo oltre il quale neppure noi possiamo spingere lo sguardo. Siamo pienamente conosciuti soltanto da Dio, poiché egli è l’Amore che ci ha creati e che ci sostiene in vita.

Giovedì, 30 Gennaio 2014 14:23

Gennaio 2014

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L’eredità preziosa dei nonni

Rev.mo don Mario,

leggendo la Santa Crociata ho notato che non solo sono pubblicati i nomi dei defunti ma inviata alle famiglia anche una pagellina d’iscrizione al suffragio perpetuo. Le scrivo per ricordare la mia amata nonna che mi ha fatto da madre, la quale era devotissima a San Giuseppe.

Mia nonna ha chiesto un lavoro sicuro a san Giuseppe, perché il marito era gravemente malato. Lei divenne infermiera e fu assunta in ospedale il giorno di San Giuseppe, il 19 marzo. Da allora a casa nostra una lampada è accesa giorno e notte davanti alla statua di san Giuseppe ed io ho promesso alla nonna di continuare a mantenere accesa questa lampada segno della fede in Dio e per devozione a San Giuseppe.

Noi amiamo San Giuseppe e so che mia nonna Nerina adesso finalmente può vederlo e stare con lui a contemplare Dio.

Chiedo la Benedizione per intercessione del Glorioso Patriarca.

Maurizio Buscemi Bongiorno.

Caro Maurizio,

grazie della bella testimonianza e della perseveranza nell’aver ancorato la sua fede in Gesù e, sopratutto, nel suo papà terreno, San Giuseppe. Il silenzio di San Giuseppe è una miniera di saggezza e di pronta disponibilità a eseguire la volontà del Padre. Dio, il creatore, ha affidato alle cure di questo falegname di Nazareth la custodia di suo Figlio perché lo facesse crescere in umanità, sapienza e grazia introducendolo nella vita del suo popolo. San Giuseppe è l’ultimo dei Patriarchi. Egli si è messo a disposizione di Dio affidando la sua vita ai desideri dell'Eterno-Padre, completando così il suo disegno sognato con Abramo il primo dei patriarchi. San Giuseppe è un Santo da invocare e da imitare.

La luce perpetua davanti all’immagine di San Giuseppe a ricordo della nonna Nerina sia il segno di una luminosità riflessa dal cuore della sua fede, caro Maurizio, come della testimonianza delle sue opere di carità a favore del prossimo.


Le popolose frontiere bisognose di braccia caritatevoli

Egregio Direttore,

le sto scrivendo con le lacrime agli occhi per la commozione, perché sto seguendo alla televisione l’arrivo di Papa Francesco a Lampedusa. Quante grazie ci dona il Signore! Dovremmo impegnarci tantissimo. Giuseppe, mio marito, affetto da sclerosi multipla da quarant’anni, gioisce per queste manifestazioni, ma soffre tanto, come tutte le persone affette da questo terribile male. A Cosenza e in Calabria i malati di sclerosi multipla sono oltre 1500, molti di loro sono soli. Come AISM ci impegniamo (molti amici hanno aderito all’invito) ma la mancanza del servizio civile non ha permesso di tenere aperti tutti i servizi di accompagno alle terapie. Si lavora molto ma non si è mai efficienti in modo completo. Caro direttore affido tutto alle sue preghiere.

Anna Flaminia Veltri Botta,

Cosenza

Gentile signora Anna,

dobbiamo dire che purtroppo quasi ogni giorno le lacrime spuntano nei nostri occhi nel vedere l’immenso dolore di questi nostri fratelli e sorelle che in nome di una speranza chiamata benessere si avventurano in queste incerte avventure. Papa Francesco invita noi cristiani a frequentare le periferie della vita sociale, ma non solo le periferie estreme delle acque di Lampedusa, ma le periferie dei nostri paesi, le case della solitudine dei nostri condomini, le abitazioni senza sorriso dei vecchi soli o delle malattie invalidanti.

Abbiamo tutti bisogno di un supplemento di amore verso il prossimo. Chi davvero crede nel Dio amore non deve accontentarsi delle parole, ma cantare alla vita con le azioni dell’amore fraterno.


I segni prodigiosi di un intervento di San Giuseppe

Egregio direttore,

sono abbonata a La Santa Crociata e divulgatrice del Sacro Manto da oltre cinquant’anni. Fin da giovanetta avevo scelto di vivere sotto la protezione di San Giuseppe, e non soltanto perché ne porto il nome. Infinite sono le grazie che il mio caro San Giuseppe ha riversato su di me e sulla mia famiglia. La grazia più strepitosa l’ho avuta il 6 maggio scorso, nel pomeriggio, quando mio marito è stato colpito da infarto acuto alle coronarie, così grave che i medici, dopo sette defibrillazioni e sei punture di adrenalina, non riuscivano a rianimarlo. Vedendo mio marito in quelle condizioni ho chiesto disperatamente aiuto a san Giuseppe. Trasportato d’urgenza in ospedale, fu operato e trasferito per dieci giorni in rianimazione, intubato e con prognosi riservata. Il giorno 13, festa della Madonna di Fatima, riaprì gli occhi. Trasferito nel reparto di cardiologia, piano-piano cominciò a migliorare con grande meraviglia e incredulità di tutti i medici per la pronta reazione. Ho sempre sperato e pregato tanto il mio patrono e dopo circa un mese di degenza mio marito è tornato a casa e continua a star bene per la gioia di tutti noi. Non ho parole per ringraziare Dio, la Mamma celeste e il mio caro san Giuseppe.

Pina Cherchi Fiorucci, Genova

Cara e gentile signora Pina,

il suo scritto dipinge i sentimenti del Samaritano che ritorna a ringraziare Gesù per la guarigione della malattia di lebbra.  Gesù ha invitato il samaritano ad alzarsi e a riprendere il suo cammino con questa ingiunzione: «Va’, la tua fede ti ha salvato». La fede è fiducia, confidenza, un lasciarsi afferrare per mano e camminare con la certezza che Dio non ci abbandona. San Giuseppe ci aiuta a trovare la mano di Dio e a camminare al suo fianco nella consapevolezza di entrare in un mondo programmato dall’amore anche se non sempre il nostro orologio batte l’ora con quello di Dio. Mai come nel caso di una guarigione straordinaria scienza e preghiera si completano a beneficio di una creatura umana.

Sempre Dio è con noi e ci ripete di non aver paura perché la nostra vita e il suo destino sono nelle mani di un Padre amoroso.


La prerogativa di Dio è il perdono

Carissimo Direttore,

ho quasi sessant'anni e ho passato la maggior parte della mia vita senza Dio. Famiglia cattolica, tutti i sacramenti, parrocchia e poi verso i diciassette anni semplicemente non sono andata più in Chiesa. Nel duemila dovevo sottopormi a trapianto di cornea in entrambi gli occhi e ho cominciato ad avere paura, a ritornare in chiesa, alla S. Messa e più tardi con la fortissima intercessione di Santa Rita da Cascia la mia conversione ha portato ad un cambio radicale di vita, iniziata circa quattro anni fa: separazione da mio marito con il quale ero spostata solo civilmente (lui era già divorziato), trasferimento nella mia città natale (Mantova) dove risiedono mia mamma e mio fratello, inizio di una vita più semplice.

A San Giuseppe non pensavo più di tanto, pur frequentando assiduamente la Chiesa fino a quando nel giorno di Natale del 2011 ascoltando l'omelia di un frate carmelitano su San Giuseppe ho sentito l'urgenza di pregarlo. Tornata a casa ho trovato in un libro di preghiere il Manto di San Giuseppe.[…]

Ho iniziato a pregare con il Manto di San Giuseppe e trenta giorni dopo, esattamente al trentesimo giorno ho stipulato il preliminare di vendita. Ho continuato il Manto ed esattamente al trentesimo giorno ho stipulato il rogito di vendita. L'agente immobiliare non credeva a quello che stava succedendo, ma io ho spiegato che era stata l'intercessione di San Giuseppe. Gli acquirenti sono una coppia giovane, "bravi ragazzi", semplici, entusiasti della casa e io di loro.

Da allora San Giuseppe è il mio "consulente finanziario", vivendo della pensione, avendo sostenuto delle grosse spese per l'acquisto della nuova casa ecc., lo prego che mi aiuti a fare le scelte giuste, visto che prima avevo "le mani bucate".

Ho ripetuto il Manto per aiutare mio fratello in due occasioni e sono stata sempre esaudita. A Lui confido i miei problemi concreti e Gli chiedo di aiutarmi nelle scelte pratiche di tutti i giorni. Sempre mi aiuta, sempre interviene anche nelle richieste più banali. Saluti.

Maria Teresa  D. V.  Mantova

Giovedì, 05 Dicembre 2013 16:25

Dicembre 2013

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Da Biella un cammino solidale

Preg.mo  e stim.mo  Direttore Don Mario Carrera, nel mese di agosto 2013 dedicato alla B. V. M. Assunta, abbiamo ricevuto la gradita lettera e con gioia piena nel cuore siamo stati ricolmi di sorpresa e meraviglia nel sentirci incoraggiati dalla sede centrale primaria di Roma " Pia Unione del Transito " .
Ci sentiamo profondamente uniti con una speciale spiritualità, fiduciosi nella potente protezione del patrono S. Giuseppe e del fondatore S. Luigi Guanella, che devotamente veneriamo nel nostro piccolo santuario in Biella/Riva.
Presso il nostro artistico-storico sacello ogni primo mercoledì del mese si celebra la s. messa votiva in onore di S. Giuseppe, alle ore 21.00 con una discreta-buona partecipazione di fedeli, pellegrini, devoti, amici e associati; si canta, si prega per tutti i defunti iscritti al suffragio e per gli associati alla Pia Unione; una funzione curata e ben preparata.

Giovedì, 05 Settembre 2013 13:20

Le vostre lettere

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«Pane e Signore» e metodo preventivo

La mia missione è tra i bambini disabili della scuola speciale che è sotto il patrocinio di S. Giuseppe, St. Joseph Nivas special school for the physically and mentally challenged. Essa appartiene alla Congregazione delle Figlie di S. Maria della Provvidenza. Nella scuola operano a tempo pieno dodici suore guanelliane specializzate nell'istruzione dei bambini con disabilità. Le suore, seguendo lo spirito di San Luigi Guanella, offrono non soltanto educazione, assistenza ma una casa nella quale alla professionalità sanitaria e riabilitativa, si aggiunge una cura per l'anima e per la qualità del tempo che gli ospiti trascorrono insieme attraverso attività di animazione e socializzazione; come dice S. Luigi Guanella: «Pane e Paradiso», con il metodo preventivo. La prima grazia che abbiamo ricevuto attraverso l’intercessione di S.Giuseppe è il riconoscimento giuridico (dallo Stato indiano) della nostra scuola.

Mercoledì, 19 Dicembre 2012 10:15

Dicembre 2012

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Una fede limpida

Caro Padre Mario Carrera, è con profonda commozione e dolore che Le comunico che il mio papà Luciano Motzo è volato in cielo. Papà era abbonato da anni alla Pia Unione e devotissimo a San Giuseppe, alla Madonna e a Gesù.
Pregava per ore ogni giorno e partecipava quotidianamente alla Santa Messa. Papà era buono e dolce, adorava i miei bambini Andrea ora 10 anni e Myriam 3 anni, che stravedevano per lui e tutt'ora ne parlano come se fosse qui.Papà era un fervido credente, aveva una fede fortissima e una bontà infinita e sono questi i valori che ha trasmesso anche ai miei figli che trascorrevano gran parte della giornata con lui e con la mamma. Papà è volato in cielo dopo una fortissima sofferenza, durante la quale non solo non si è mai lamentato, ma non ha fatto mai mancare il suo dolce sorriso. Lui è in cielo assieme ai suoi amati San Giuseppe, la Madonna e Gesù Bambino, ricordandolo nella Santa Messa e iscrivendolo alle Sante Messe perpetue. Con devozione e gratitudine.
Motzo Rina, Cabras (OR)

I frutti di una amorevole educazione

Caro Direttore, è morta dopo una lunga malattia Giovanna Mattei, 59 anni. Per una vita intera maestra brava, affettuosa e autorevole al Giardino d'Infanzia. Giovanna lascia il marito Giuliano e i figli Gabriele e Michela. Alcuni bambini di allora ci hanno inviato un tenero ricordo, a testimonianza dell'affetto che la maestra Giovanna aveva saputo conquistare con dolcezza e impegno. Ecco il testo della lettera: «Ciao maestra Giovanna, sei stata per quarant'anni in mezzo a noi bambini al Giardino d'Infanzia, prima maestra laica ad affiancare le suore di Maria Bambina. Ci hai seguiti con amore educandoci con il tuo modo gioioso, sempre pronta a vedere in noi il bello e il positivo. Ci hai lasciato dopo una lunga malattia che hai combattuto con coraggio, ritrovando nelle persone che hanno alleviato e curato il tuo dolore, alcuni dei bambini che tanti anni fa ti avevano chiamata "maestra Giovanna". Anche da ultimo sei stata davvero maestra di vita. Grazie per il tuo esempio».
Lettera firmata

A comune edificazione

Caro Direttore,
sono sempre stata devota a San Giuseppe, al quale mi rivolgo per tutte le problematiche familiari, mi ha sempre esaudito; per cui completamente fiduciosa nella sua intercessione, circa un anno fa mi rivolsi a lui quando a mio marito furono diagnosticate metastasi ossee. Iniziò così un calvario di accertamenti: esami del sangue e visite specialistiche  in vari centri.
Gli specialisti giunsero alla conclusione che bisognava intervenire con una chemioterapia e una radioterapia mirata. Io intanto avevo già da subito iniziato a pregare San Giuseppe, certa che mi avrebbe concesso la grazia. Comunque, prima di iniziare la terapia, gli specialisti, poiché non tutti erano concordi, decisero di far effettuare una visita specialisitca; tale esame escluse la presenza delle metastasi e anche del tumore per cui non è stato necessario effettuare nessuna terapia. Io e tutta la mia famiglia siamo certi che Dio per intercessione di San Giuseppe ci abbia concesso questa grande grazia, per cui desideriamo che in suo onore venga pubblicata questa mail.
Lettera firmata

Una preghiera di affidamento

Rev.mo don Mario,
sono una vostra associata e leggo sempre la Vostra rivista ed è anche grazie a questo che trovo conforto in mezzo ai tanti dispiaceri, alle paure e alle sofferenze che sto vivendo. Sarebbe troppo lungo e complicato raccontare la mia storia. Mi limito a chiederLe di affidare me e la mia famiglia a S. Giuseppe, al quale sono tanto devota.
La prego mi sostenga nella preghiera, ne ho tanto bisogno, e benedica me e la mia famiglia. Nel salutarLa ringrazio Lei e tutti voi per la vostra gentilezza, per la vostra disponibilità e per tutto il lavoro che svolgete.
Lettera firmata

Una promessa mantenuta

Caro Direttore, se  oggi mi trovo a scrivere questa mia lettera è per mantenere la promessa fatta a San Giuseppe ma soprattutto per dire semplicemente «grazie San Giuseppe perché non mi hai mai abbandonata».
Era una notte d'inverno quando improvvisamente fui colpita da un violentissimo attacco di panico.
Non sapevo cosa significasse ansia, depressione ma pian piano questo "mondo" ha cominciato a far parte della mia vita, con periodi durissimi. Ho iniziato a recitare il Sacro Manto e mi sono affidata a San Giuseppe con la speranza che prima o poi sarei guarita.
Sono mamma di un bambino che a quel tempo aveva 6 anni; ero spaventata di non poter controllare gli attacchi di panico in sua presenza, ma soprattutto di sentirmi male nei giorni in cui mio marito non era presente. E fu proprio cosi. Il Signore forse ha voluto mettermi alla prova. Mi sentii male nel pieno della notte, sola e con mio figlio piccolo.
Presa dalla disperazione pensai di stringere forte nelle mie mani la corona del rosario, accesi una candela e cominciai a pregare, ma era talmente forte l'ansia, il tremore, la tachicardia, la paura di dover morire che non riuscivo più a controllarmi; a quel punto supplicai con tutte le mie forze San Giuseppe di non abbandonarmi.
Presi in mano una delle tante preziose riviste che conservo de "La Santa Crociata", aprii a caso una pagina, era quella delle "Pagine della Riconoscenza", e cominciai a leggere la testimonianza di una signora di Campobasso che ringraziava San Giuseppe per la guarigione di sua sorella dalla depressione ansiosa.
Di colpo si è diffuso in me un senso di tranquillità che non so descrivere e pian piano l'ansia cominciò a scomparire. Piansi di gioia. Conservo ancora quel numero della rivista della Santa Crociata (N.11 dicembre 2006) e in qualche modo mi farebbe piacere dire anche grazie alla Sig.ra Brusciano. Gli attacchi di panico sono sempre più diminuiti fino a scomparire. Spero di cuore che come San Giuseppe ha aiutato me, possa così aiutare tanti miei amici della Pia Unione a trovare presto conforto e grazie di cui hanno bisogno. Gesù, Giuseppe e Maria grazie per tutte le benedizioni che fino ad oggi avete donato a me e a tutti i miei familiari.
Immensamente grata.
Lettera firmata

Un canto di lode

Carissimi, che quasi un anno fa, vi avevo chiesto di pregare per Tiomir, un amico di mio fratello. Ecco che con grande gioia, vi comunico che il Signore ha fatto la grazia di guarirlo dai 3 tumori maligni che aveva!
In questi giorni ha fatto il controllo dal medico ed è tutto a posto, chiaro che a lui è rimasta la paura di ritrovarsi di nuovo in quella situazione, ma confidiamo nella misericordia di Dio!!! Vi ringrazio di cuore tutti!!!! Dio vi benedica. Un abbraccio
Susy

Giovedì, 06 Settembre 2012 12:04

Settembre 2012

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Il grazie del Papa

Reverendo Signore,
il Sommo Pontefice ha ricevuto con animo riconoscente le cortesi espressioni augurali, che Ella, anche a nome di codesta Pia Unione, ha voluto indirizzarGli in occasione delle Sue ricorrenze personali.
Il Santo Padre ringrazia cordialmente per il premuroso atto di devozione, avvalorato dalla preghiera per il Suo Ministero e, mentre invoca dal Signore Risorto la luce della Verità e del Bene, che ha squarciato le tenebre della morte e ha recato al mondo lo splendore di Dio, di cuore imparte a Lei e a quanti si sono uniti nel deferente gesto l’implorata Benedizione Apostolica. Con sensi di distinto ossequio mi confermo,
Mons. Peter B. Wells, Assessore

Chiamati per visitare gli afflitti

Carissimo don Mario,
la ringrazio per l’invio della Newsletter della Pia Unione. Leggo di come i preti guanelliani siano sempre andati cercando poveri, bisognosi, anziani a domicilio. Forse sarebbe il caso che lo facessero tutti i preti dividendo il loro tempo fra il confessionale e le visite ai poveri.
Oggi potremmo anche visitare i poveri della Grecia; un paese allo stremo per colpa dei governanti incapaci. Fanno pena persone in fila per un piatto caldo. La cosa si è talmente estesa che anche coloro che stavano bene ora stanno male.Che occasione sarebbe questa per visitare i poveri della Grecia e per riunire gli Ortodossi a Roma attraverso la Carità fattiva. Qualcuno ci pensi e faccia.
Giancarlo

Ha fatto fiorire la gratitudine

Rev. Padre Mario Carrera,
ho inviato una modesta offerta per ringraziare San Giuseppe, che è sempre presente nella vita dei suoi devoti. Ho vissuto gli ultimi anni di lavoro in un clima difficile, per alcune tensioni, ma con l’aiuto di San Giuseppe, sono riuscita a rimanere al mio posto fino al termine del servizio, superando ogni prova. Il giorno del congedo sono stata fredda e polemica verso tutti. Immediatamente, ho avuto la sensazione di un comportamento discriminante dei colleghi nei miei confronti. Ogni tanto, anche involontariamente, mi tornava alla mente quel periodo lavorativo così critico e le incomprensioni che lo avevano caratterizzato e ciò mi provocava un po’ di tristezza. Nel gennaio scorso è arrivata, improvvisa, la “svolta”. In maniera del tutto casuale, ma sicura, ho saputo che le cose erano andate in modo ben diverso da come io avevo pensato e che non era stata commessa alcuna ingiustizia nei miei riguardi. Ho subito attribuito questa “scoperta” all’intercessione di San Giuseppe, che non lascia mai le cose a metà ed interviene sempre, pur silenziosamente, al momento opportuno, per riportare la pace nell’animo di chi confida in Lui. Ho fatto un esame di coscienza, rendendomi conto di essere stata permalosa ed ho promesso al Santo e a me stessa di essere, d’ora in poi, meno prevenuta nei miei rapporti con gli altri e più serena nell’affrontare i problemi quotidiani. Ringrazio ancora San Giuseppe e tutti voi della Pia Unione per le preghiere che sempre chiedo per me e per i miei cari e per la rivista che mi giunge ogni mese.
Lettera firmata, Voghera

Giovedì, 12 Luglio 2012 09:21

Luglio 2012

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Auguri floreali

Rev.mo don Mario,
ringrazio lei e i suoi collaboratori per la bellissima cartolina con gli auguri onomastici, che ammiro con piacere, con quella finestra aperta che mostra un giardino pieno di fiori e che mi fa pensare al Paradiso che ci attende, “cieli nuovi e terra nuova” che San Paolo, rapito al terzo cielo vide. Noi, comunque, per ora ci accontentiamo di vederlo nella fede, nell’attesa di arrivare là quando il Signore vorrà, per cantare insieme alla nostra Mamma celeste, San Giuseppe con tutti gli altri Santi e Angeli il nostro eterno Alleluia! Vero? La saluto e chiedo di benedirmi mentre assicuro il mio ricordo nella preghiera. Dev.ma in Gesù.
Suor M. Giulia Dell’Arco – o.p.


La Santa Crociata come  offerta per una vita buona

Spettabile redazione di "la Santa Crociata in onore di San Giuseppe"
Vi ringrazio del fatto che ci inviate il Vostro bel giornale da molto tempo nonostante le ns offerte non arrivino.
Purtroppo devo dirvi che non potremo mandarvi nulla a causa di difficoltà economiche.
Ci spiace però che sprechiate risorse per inviarci il giornale e questo investimento non porterà ad alcuna entrata.
Valutate quindi se non sia meglio per voi sospendere l'invio.
Aggiungo i dati dell'indirizzo che trovo sulle copie che arrivano.
Fabio e Gilda , Delebio (SO)


Una vita esemplare

Gent.mo Direttore,
cari amici, con grande tristezza vi scrivo per comunicarvi la scom­parsa della mia cara mamma Nella Lisci, affezionata lettrice e divulgatrice del vostro mensile, ma soprattutto vorrei offrirvi la testimonianza della sua grande devozione per San Giuseppe e delle grandi consolazioni legate alla pratica del S. Manto. Ogni circostanza, ogni occasione, sia di gioia che di sofferenza, era legata al suo intenso rapporto di preghiera e confidenza con San Giuseppe. Devo dirvi che è stato un grande segno per me e anche motivo di riflessione e meditazione considerare che la mia cara mamma è volata in Cielo nelle ultime ore del giorno 9 marzo, per un infarto preceduto da un lieve malessere. È stata premiata con una morte santa che l’ha condotta dolcemente in Cielo dove, sono certa, ha potuto celebrare nell’abbraccio del Padre la cara pratica della Novena a San Giuseppe, che si apprestava a recitare con fede per la sua festa. Quanto vi ho raccontato forse n ha nulla di eclatante, ma per me ha assunto un forte che rafforza la mia fede e mi conforta nella certezza che mamma mi sorride  mi incoraggia a proseguire con fiducia il suo cammino di fede. Un grazia a tutti voi per la preziosa opera che svolgete anche attraverso il vostro mensile.
Lina Lisci , Cagliari

Venerdì, 01 Giugno 2012 12:32

Giugno 2012

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Fiducia nella preghiera

Caro don Mario,
domenica 22/04/2012 ho avuto la grazia di partecipare alla cerimonia dell'ordinazione diaconale di otto diaconi, tra cui Marcos Cortes Rocha. Una grazia è stata anche di essere lì a S.Giuseppe al Trionfale essendo iscritto alla Pia Unione del Transito di San Giuseppe.
Desidero così raccontarvi come la devozione e amicizia di San Giuseppe è nata e come prosegue: nel giugno 1997, dopo la dipartita di mio padre, mi riavvicino ai sacramenti, inizia la mia conversione. Ci trovavamo presso l'artigiano dei marmi per la scelta della lapide, tra tante proposte ne scorgo una in un angolo, da una parte,senza essere in mostra, vi era su l'immagine di San Giuseppe artigiano. Così scelgo quella, anche perché mio padre morì improvvisamente mentre eseguiva un lavoro. Qualche tempo dopo trovo in un urna della Madonna itinerante il pieghevole della Pia Unione e decido di iscrivermi. Tra un libro di preghiere scopro la devozione del Sacro Manto; in un pellegrinaggio a Lourdes mia madre conosce un seminarista guanelliano Marcos Cortes Rocha, nasce un amicizia lo invitiamo a casa nostra e partecipiamo, presso il Seminario dell'Opera don Guanella alle cerimonie in cui siamo invitati. Così San Giuseppe ci segue e ci sta vicino. Desidero inviarvi questa piccola testimonianza, grazie per la Vostra cortese attenzione.
Massimo Pistola
Carissimo Massimo,
davvero le vie di Dio, tante volte, sono diverse delle vie degli uomini. La tua testimonianza ci fa scoprire la mano stessa di Dio che scrive la  storia personale di ognuno di noi. Dio, anche attraverso la presenza dei suoi Santi, ci fa incontrare segnalazioni per indicarci le strade da percorrere. Tutto è grazia, tutto è dono, tutto è luce; allora è necessario chiedere un supplemento di buona volontà per avere gli occhi illuminati dalla luce divina.

Un “uomo giusto” per una migliore giustizia

Spett.le Pia Unione Transito di S. Giuseppe, abbiamo ricevuto il vostro libro “l'Uomo Giusto” apprezzando la bella iniziativa, ringraziamo anche per le immagini sacre immediatamente distribuite ed accolte con gioia ed i Santi Vangeli in lingua rumena. Vi ringrazio del vostro apostolato, il Signore vede ogni piccola goccia di Amore verso il prossimo dove sta il Cuore di Cristo, un Cuore che batte perché vivo e Risorto. Alleluja !
Invio i più cordiali saluti e gli auguri di una Santa Pasqua, ricordiamoci davanti all'altare.
P.  Federigo Uboldi
Cappellano Casa circondariale Sanremo (IM)

Il conforto e l’aiuto di San Giuseppe

Carissimo Don Mario,
nel settembre scorso, per un intervento chirurgico che dovevo subire, mi sono rivolta a San Giuseppe con la preghiera del S. Manto. Tutto è andato bene, mi sono ristabilita. Grazie a Gesù, Maria e Giuseppe, di cui sono tanto devota. Successi­vamente ho pregato ancora il caro San Giuseppe per ottenere da Gesù quelle grazie necessarie per i miei figli. Mi raccomando alle vostre preghiere.
Angela, Giarre

Venerdì, 01 Giugno 2012 08:36

Maggio 2012

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Un diario di vita

Carissimo don Mario Carrera,
stamane ho fatto un versamento sul conto corrente della Pia Unione scrivendo che seguiva una mia lettera. Ho letto nel suo biglietto del 14 marzo che sperava di ricevere presto delle buone notizie! Allora, come un invito, Le illustro la situazione di modo che Lei sappia per che cosa ho chiesto preghiere e spero darle presto buone nuove. Ah! San Giuseppe! Esaudiscici! Le scrivo della grazia richiesta con tanta urgenza al nostro caro San Giuseppe. Mia figlia con la sua famiglia abitano nei dintorni di Roma e noi in Piemonte.  Con enorme coraggio - o incoscienza - hanno deciso di venire in Piemonte in una cittadina a quindici minuti in macchina da noi; qui la vita scorre ancora tranquilla. Mio genero ha trovato una casa che piaceva loro; ha fatto le pratiche per il trasferimento del suo lavoro (lavora a scuola) e ha pure iniziato le pratiche per iniziare un lavoro, che è sempre stato il suo sogno (aprire una piccola palestra per insegnare scherma ai bimbi) sempre in questa nuova cittadina. […] Sto pregando da tempo con la novena San Giuseppe e anche con il Sacro Manto. Alla piccola Sofia ho parlato di San Giuseppe e ora anche lei lo prega; spero che il caro Santo voglia ascoltare non tanto la mia preghiera ma quella della piccola Sofia! E così pure la Vostra.
Ho letto nel Sacro Manto e anche in altri scritti quello che assicura Santa Teresa d’Avila… allora non è possibile che rimaniamo i soli senza ottenere questa grazia! Lo so, sono grazie materiali, ma la nostra vita è fatta anche di questo.
Mia figlia è molto demoralizzata. Sembra fatto apposta: quando una cosa non va bene… anche le altre cose iniziano a non andare nel verso giusto e lo stato d’animo ingigantisce le problematiche. Sono fiduciosa nell’intercessione di San Giuseppe, anzi, ne sono sicura!
La ringrazio moltissimo e conto sulle vostre preghiere e suppliche a San Giuseppe per noi.
Franca

Gentilissima signora Franca,
la ringrazio della sua testimonianza e della sua grande fiducia nei confronti di San Giuseppe. Egli è stato il papà terreno di Gesù, anche lui  aveva un lavoro da precario: lavorava quando lo chiamavano per qualche necessità. Non tutti i giorni avevano garantito il necessario per vivere, ma la Provvidenza che aveva provveduto con la manna per il popolo ebraico nel deserto ha sempre una mano pronta a dare il necessario. Le parola di Santa Teresa d’Avila sono la garanzia di un amore costante che veglia su di noi anche quando i tempi dei disegni di Dio sono diversi dai nostri.  E’ vero che noi, come bambini frettolosi, vogliamo tutto e subito soprattutto le grazie di ordine materiale. Nelle mani di Dio la pedagogia dell’attesa sa far crescere con responsabilità e maggior partecipazione. San Giuseppe lo sa che noi siamo sempre e, nonostante tutto, sui figli amati con tenerezza come ha amato Gesù nella casa di Nazareth.


La preghiera come ancora di salvezza

Caro Don Mario,
il dolore e la paura di questi giorni sono immensi. Confido nella sua preghiera e di tutte le persone che condividono la devozione a San Giuseppe. Ci appoggiamo a Gesù, a Maria Santissima e a Dio Nostro Padre, a tutti i Santi e ai nostri cari defunti. Le sono grato per le sue parole di conforto e soprattutto della sua vicinanza con la preghiera. Mio marito è una persona solare e meravigliosa e Dio nella sua provvidenza avrà uno sguardo di bontà e di compassione. Per la fiducia che ho in Dio, chiedo le sue preghiere e l'intercessione di San Giuseppe, protettore delle famiglie, e di San Luigi Guanella, chiedo questa grande grazia per il benessere fisico e spirituale di tutta la mia famiglia che si apra uno spiraglio di luce e di speranza.
E con cuore grato ringrazierò il Padre misericordioso per la bontà che mi ha usato.
Lettera firmata

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