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Mercoledì, 21 Dicembre 2011 11:25

Dicembre 2011

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Un canto di lode

Caro Signor Direttore, mia mamma, che si chiama Agnese, è da anni abbonata alla vostra rivista ed è molto devota a San Giuseppe, da Cui ritiene di aver ricevuto una grazia, che qui espongo brevemente, e che sarebbe felice di farvi sapere. E' successo che il 17 aprile scorso, appoggiando malamente un piede, se lo è rotto; ma nella caduta ha invocato S. Giuseppe di non farle rompere le protesi che ha ad entrambe le anche, o sarebbe stata una cosa irreversibile e sarebbe finita sulla sedia a rotelle. E così è stato: non solo, non ha avvertito nulla alle anche, ma anche la rottura al piede era "composta" e non ha dovuto subire un'operazione, che a 78 anni di età e con una gravissima osteoporosi non è facile né bella da sopportare. È andato tutto bene e in meno di 4 mesi mia mamma ha camminato come prima. Dovrà sempre stare attenta, però desidera molto fare presente a Voi che secondo lei ha ricevuto una grazia da San Giuseppe, e anche secondo la famiglia. Saremmo lieti che lo pubblicaste, grazie.
Raffaella

Una gioiosa presenza solidale

Reverendo e caro don Mario, anch’io voglio rendere testimonianza delle tante grazie che San Giuseppe e la Vergine Immacolata mi hanno concesso. Benché io sia completamente sola, non avendo famiglia né parenti, su questa terra, ho ricevuto aiuto insperato e ottima assistenza durante una gravissima malattia, che mi stava portando a morte certa: la pleuro pericardite. Non solo sono guarita, ma in seguito, ho ricevuto grazie su grazie e il Signore ha riempito la mia vita. Per questo, per la seconda volta, invio come segno di ringraziamento e di lode al Signore, l’offerta per una borsa di studio in onore della Santa Famiglia. Dato che la lettera inviata lo scorso anno non vi è mai giunta, questa volta faccio una raccomandata e la prego di volermi ricordare nella sue preghiere. San Giuseppe, che prego tutti i giorni col Sacro Manto, voglia teneramente stringermi al suo cuore paterno e ospitarmi sempre nella sua Santa Famiglia. Un grazie di cuore.
Stefania Meloni - Cagliari

Cara Signora Stefania,
la voglio ringraziare anche pubblicamente per la sua generosità, ma soprattutto per la sua testimonianza di fede e per la sua grande fiducia nella bontà di Dio che veglia su di Lei come una madre può vegliare su una sua creatura. Nei momenti bui della mia vita mi è sempre stata di consolazione l’espressione del profeta Isaia quando afferma che Dio ha disegnato sul palmo della sua mano la nostra fisionomia affinché non si dimenticasse di noi. Il palmo della mano è la parte del nostro corpo che gli occhi vedono con maggior  frequenza.  Questa mano carezzevole di Dio è presente in un modo misterioso, ma costante, a volte non ce ne accorgiamo, ma quando il nostro cuore è attento e sensibile avverte questa presenza e subito si fa lode e la vita è riempita di beatitudine.
Approfitto di questa risposta che purtroppo dobbiamo lamentarci della disfunzione delle Poste, ormai sono  tantissime le persone che lamentano di aver spedito a noi la corrispondenza che non è mai giunta. Abbiano avvertito un calo pauroso di corrispondenza e contemporaneamente un coro di lamentale come se noi lasciassimo inevase le lettere in arrivo.

 

 

Presente accanto ad una folla osannante

Reverendo don Mario,
spero stia bene. Unita ad alcuni membri delle Pia Unione, le invio un’offerta per la grande celebrazione che si svolgerà il 23 ottobre prossimo, quando Papa Benedetto XVI proclamerà Santo il caro Don Luigi Guanella. Ritengo personalmente che sia fuor di dubbio la santità di don Guanella, così come quella dell’amato papa Giovanni Paolo II, ora beato. Di Don Guanella so quanto è stato pubblicato sul vostro giornale ma la sue opere parlano per lui, a gran voce; tutto è immagine del suo grande cuore di padre e del suo smisurato amore per i poveri, emarginati e disabili, quelli, per intenderci che la società dell’epoca riteneva rifiuti e non persone. Leggo con tanta gioia il giornale che mi arriva puntualmente e che mi dona tanta serenità. Vorrei essere un uccello per poter volare a Roma, in Piazza San Pietro, per questa importante celebrazione ma, purtroppo, una serie di difficoltà non mi permetto di realizzare questo desiderio. Pregherò di certo! Con questa offerta vorrei anche che fossero offerti fiori e candele a San Luigi Guanella nel giorno della sua  canonizzazione. Pace e bene a tutti!  Cordialmente
Giuseppina Antidormi – Canada

Cara e affezionata signora Giusep­pina,
è stata davvero una consolazione leggere la sua lettera e sentire questa partecipazione corale alla gioia singolare di vedere proclamato santo il nostro Fondatore.  Benedetto XVI ha proclamato  don Guanella profeta della carità, difensore dei poveri, testimone dell’amore di Dio per le persone ferite nella vita, lo ha indicato alla Chiesa universale autentico modello di santità, una santità fatta di grande amore nella piccole cose quotidiane; è un esempio di santità possibile a tutti.
Un seme di questa santità possibile è presente anche in Canada, le suore di don Guanella, infatti, esercitano un’azione caritativa  a Vancouver, quindi, la sua gioia ha potuto avere anche un sapore casalingo. Don Guanella non aveva distinzione e diceva proprio alle sue suore in partenza per gli Stati Uniti: «Tutto il mondo è patria vostra», ogni uomo, ogni donna di ogni continente è fratello e sorella. La nostra preghiera  aiuti tutti a sentirsi fratelli attenti ed efficaci nel servire i bisognosi.


San Giuseppe fedele compagno nella vita

Reverendo Direttore,
sono devota a San Giuseppe da moltissimi anni! Ho quattro figli, oggi sono anche bisnonna e nel corso della mia vita, nei momenti duri, incidenti, malattie, contrarietà mi sono sempre rivolta con fede al Signore confidando fiduciosamente nell’intercessione di San Giuseppe. Sono stata esaudita e oggi ho la gioia di avere una famiglia unita. Vi ringrazio particolarmente per l’assiduità con cui mi inviate la rivista, prima in Marocco e ora in Francia dove risiedo attualmente. Invio una mia offerta per le iniziative della Pia Unione e ringrazio anche per gli auguri per il mio onomastico. Un cordiale saluto a Lei e ai collaboratori della Pia Unione.
Pizzitola Pasqua
Castelnau Le Lez, Francia

Stimata e cara Signora Pasqua,
anche la sua lettera, è una pennellata di internazionalità e di testimonianza che l’intercessione di San Giuseppe non ha confini, egli comprende ogni lingua soprattutto conosce quella dei bisognosi e dei sofferenti. Con lei, per mezzo dell’intercessione di San Giuseppe, lodo Dio e lo ringrazio per le consolazioni e le gioie di cui gode lei e la sua famiglia, soprattutto, il conforto – ai nostri tempi tanto raro - dell’armonia familiare, dell’affetto e del rispetto tra diverse generazioni.
Dio riempia la sua vita e quella dei suoi cari con tanto benessere fisico e spirituale.



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