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Mercoledì, 04 Maggio 2011 14:46

Maggio 2011

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Don Guanella e Conforti attendono il 23 ottobre


Egregio direttore,
con grande gioia ho appreso che il giorno 23 ottobre Don Guanella sarà proclamato Santo insieme a Mons. Conforti, perchè sono legata ad entrambi.
Mons. Conforti perchè sono di Parma, mia mamma ha ricevuto la Cresima da Lui e si è sempre ritenuta una sua miracolata, perchè durante un'operazione effettuata in casa (era il 1947), senza anestesia, ha stretto tra le mani un guanto di Mons. Conforti che le aveva dato una suora e tutto è andato per il meglio.
Sono legata a Don Guanella perchè i miei nonni materni sono venuti da Campodolcino ad impiantare distillerie in pianura padana, di cui una a Parma e la mia bisnonna era una Bianchi parente della mamma di don Luigi.
Da sempre tutta la mia famiglia è legata alla famiglia guanelliana ed è stata iscritta alla "Pia unione del transito".Prima mia nonna Acquistapace Vener Maria, mia mamma Vener Nidi Rosa, mia sorella Nidi Mazzoli Irma, tutte decedute, ma assistite da San Giuseppe ed ora sono iscritta con mio marito: Valenti Maria e Marco.
Dopo la riunione del concistoro del 21 febbraio sono andata a parlare con il Vescovo di Parma Mons. Enrico Solmi e sono venuta  a sapere che conosceva poco Don Guanella. Allora gli ho  procurato una copia di una biografia del santo di Mario Sgarbossa, e i depliants del Santuario del Sacro Cuore di Como. E' stato molto contento, perciò, sono a chiederle di inviare la Santa Crociata sia a lui che alle suore carmelitane, perché molte di loro, anche se sono solo in 17, sono originarie di Lecco e Como e conoscono le opere di don Guanella.
Mi scusi per le chiacchiere e grazie di tutto.
Maria Nidi Valenti

Carissima Maria,
altro che chiacchiere, è una bella gioia sentire le sue notizie e anche godere della parentela con don Guanella. Si dice che i figli maschi prendono molto dalla mamma e allora la santità di don Guanella è il frutto della grazia divina e anche del DNA della sua antenata Maria Bianchi, la mamma di don Luigi.
Sarà mio dovere inviare al Vescovo la nostra rivista che, già dal numero di aprile contiene un inserto su don Guanella e delle splendide foto della sua terra natale. La ringrazio delle belle notizie, le auguro ogni bene e per l’intercessione del Santo Guanella e mons. Conforti Dio la benedica e le dia gioia di vivere.



Una bella notizia come incoraggiamento


Carissimo don Carrera, come promesso all’amato San Giuseppe, do testimonianza del Suo aiuto.
Dall’aprile del 2009 il mio fidanzato ed io eravamo disoccupati. Tranne qualche giornata di lavoro e decine di domande e curriculum spediti, non capitava nulla. All’inizio del 2010 pregai il Sacro Manto e la Novena all’amato Santo, ma ancora non succedeva nulla. Anzi! La situazione sembrava peggiorare, con momenti ancora più bui e tristi come la morte di mio suocero al quale il mio fidanzato era molto legato. Poi, quando meno ce l’aspettavamo, il 3 febbraio scorso è arrivata una telefonata dal comune di Cagliari ( dove viviamo ) e la bella notizia che il mio ragazzo era stato assunto per un anno! Non le posso descrivere la nostra felicità! Inoltre, dopo le visite mediche di routine, ha iniziato a lavorare il 19 febbraio, proprio un mese prima della festa di San Giuseppe! Vorremmo ringraziare di cuore il Signore e la Madonna per questa grazia e San Giuseppe che mai si dimentica dei suoi figli. Come segno di ringraziamento, col primo stipendio, intendiamo dare una piccola offerta per una giornata di pane. Se possibile gradirei che questa lettera sia pubblicata per dare speranza a tante persone che si trovano nella nostra stessa situazione. La saluto cordialmente e la ricordo nelle mie preghiere.
Angelica Comunale

 

 

Abituarsi alla lettura della rivista

Reverendo Don Mario,
ho ricevuto la sua lettera di ringraziamento per la mia offerta, e desidero farle sapere che il suo invito a leggere "La Santa Crociata" è puntualmente esaudito, da più di cinque anni, conseguentemente alla perdita tragica di mia sorella che era abbonata e della quale ho mantenuto l'impegno, portando al mio indirizzo la rivista. Le dirò di più, ritaglio ogni volta la preghiera particolare che vi si riporta, e molte di esse sono state proposte in occasione di incontri di ritiro con il nostro Arcivescovo. Sono la responsabile dell'Ufficio scuola della diocesi di Campobasso/Bojano per tutto ciò che riguarda gli insegnanti di religione di nomina diocesana e per quelli interni alla scuola (dell'infanzia e primaria) che sono disponibili ed idonei ad impartire tale insegnamento. Inoltre, leggo anche le traduzioni laterali ad ogni pagina, perché amo le lingue, e ne riporto anche utilissime indicazioni sul come effettuare una traduzione sintetica, che non tradisca l'interezza dell'articolo a cui si riferisce. Probabilmente, in occasione del prossimo Natale utilizzerò qualcuna delle immagini della rivista a corredo di alcune mie poesie, indicandone chiaramente la provenienza: sono molto significative sia sul piano artistico che del messaggio che portano.
Nella mia casa materna, mia nonna viveva ogni anno la festa di San Giuseppe con la tradizionale tavolata, in cui ospiti d'onore erano tre persone povere - un bambino, una donna ed un uomo - rappresentanti la Sacra Famiglia. E puntualmente, il 17 febbraio iniziava, sotto la direzione di mia madre, il mese di San Giuseppe, seguito dal mese di maggio, da quello del Sacro Cuore, poi del Preziosissimo Sangue e, a ottobre, ancora per Maria e a novembre per i morti. Partecipavano tante persone, in prevalenza del vicinato, e queste esperienze fanno parte della mia personale storia di formazione. Sono convinta che San Giuseppe, come si addice alla sua umiltà e al silenzio che ha connotato la sua vita, dovrebbe essere maggiormente conosciuto. Qualche anno fa, seguendo Radio Maria, ascoltai la presentazione di un libro su San Giuseppe, scritto da un medico, il Dr. Donna: attratta dalla poeticità del testo, lo comprai immediatamente e letteralmente lo divorai. Ne ho poi regalato una ventina di copie: a sacerdoti e a persone che portano il nome di questo Santo, in occasione dell'onomastico, ma anche a chi non si chiama Giuseppe, come il mio parroco di allora e il vicario del Vescovo.    
Linetta Mazzilli

Monumento al patrono dei lavoratori

Caro don Mario Carrera, sono iscritto alla Pia Unione da una decina di anni, leggo e ricevo volentieri la vostra rivista. Le scrivo per ringraziare San Giuseppe per la grazia ricevuta nel maggio scorso. Mi sono recato a un controllo medico, spinto da mia moglie, per la frequenza cardiaca elevata nonostante non avessi alcun malore. I medici mi hanno trattenuto per quattro giorni per accertamenti e visita coronarica a cui è seguito l’intervento chirurgico, andato benissimo, per l’applicazione di tre bypass. Mi sono affidato ovviamente a S. Giuseppe e anche il post operatorio e la riabilitazione necessaria è andato benissimo. Volevo comunicarle che il 1 maggio prossimo, ricorre il 10 anniversario del monumento a San Giuseppe da me realizzato nel 2001 e del quale la vostra testata aveva dato notizia a pag. 14 del numero di ottobre 2001. Ora accanto a questo farò realizzare una colonna con la dedica che non avevo potuto mettere dieci anni fa: “Dedicato a San Giuseppe che veglia sul mondo del lavoro”. Sarà mia premura inviarle una foto a colori dell’avvenimento. Mentre ringrazio S. Giuseppe le chiedo preghiere per un amico scomparso di recente e per un altro mio caro amico che due anni fa si era recato nell’ambulatorio per il vaccino antinfluenzale e i giorno successivo è entrato in coma e a tutt’oggi è ancora lì, steso sul letto, immobile. Vorrei che pregassimo per alleviare a lui, alla moglie e alla famiglia questa sofferenza.
Lettera firmata

Read 1272 times Last modified on Mercoledì, 05 Febbraio 2014 15:19

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