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Monday, 19 June 2023 13:06

Pace sulla terra

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di don Bruno Capparoni

Abbiamo riprodotto sulla nostra copertina l’effigie di Maria Regina pacis che Benedetto XV volle collocare nella basilica romana di santa Maria Maggiore il 4 agosto 1918, al termine del primo conflitto mondiale, da lui definito «inutile strage». Ricordiamo anche che fu Benedetto XV ad aggiungere il 27 aprile 1915, all’inizio di quella guerra, l’invocazione Regina Pacis alle Litanie Lauretane, una giaculatoria breve come un soffio di voce, ma che è come un macigno, collocata al termine delle invocazioni alla Madonna più amate dal popolo cristiano.

Con questa copertina vorremmo invitare insistentemente i nostri lettori a pregare per la pace. Infatti la guerra sta diventando uno spettacolo abituale (quella a noi più vicina, in Ucraina, è scivolata ormai dopo la metà del telegiornale, mentre la maggior parte delle altre guerre non fanno notizia). Fanno notizia invece le alleanze militari che si allargano, le provvisioni di armi e munizioni consegnate quasi di nascosto  alle parti in conflitto, i tentativi di un dialogo sempre più incerto. È uno spettacolo che ha però un unico soggetto, quello di attuare la famosa massima: «Si vis pacem, para bellum» (Se vuoi la pace, prepara la guerra), che oggi sembra essere la linea  di azione prevalente. 

È pur vero che ci sono i richiami di papa Francesco, che in ogni suo atto pubblico stigmatizza con parole sempre più forti il male della guerra; ci sono anche tante altre parole dei suoi Predecessori. Quelle pronunciate dai papi a partire da Pio IX sono raccolte da Giampiero Gamaleri in un libro, La fumata bianca della pace. La voce di dodici Papi contro la guerra (Ediz. Pagine, 2023). Dodici pontefici (tanti ce ne sono stati dal 1846 a oggi), ma una sola voce, per richiamare il mondo contro la guerra. Abbiamo anche ricordato da poco il sessantesimo della enciclica di Giovanni XXIII Pacem in terris, pubblicata l’11 aprile 1963. Non mancano dunque parole e ragioni contro la guerra, anzi sono massimamente convincenti. Purtroppo non vi è ascolto e pertanto avanza la tentazione di pensare che esse siano inefficaci e inermi di fronte all’ostinazione umana. 

È dunque questo il momento di riaffidarci alla preghiera; è il momento di ripetere spesso la brevissima parola di Benedetto XV: «Regina della pace, prega per noi». Perché ci sia pace, ci vogliono uomini di pace, uomini con il cuore aperto alla pace. Ma chi può toccare i cuori, se non il Signore? È sua la parola, piena di realismo, ma anche di speranza: «Più fallace di ogni altra cosa è il cuore e difficilmente guaribile; chi lo può conoscere? Io, il Signore, scruto la mente e saggio i cuori» (Ger 17, 9). È sua la promessa: «Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne» (Ez 36, 26). Non stanchiamoci di innalzare preghiere perché il Signore realizzi la pace sulla terra!   

Read 309 times Last modified on Thursday, 18 April 2024 12:40

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