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Mercoledì, 12 Marzo 2014 16:31

Gli «araldi» di ieri sono gli «amici» di San Giuseppe oggi

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Anche le parole subiscono il logorio del tempo; sia la «Santa Crociata» sia gli «araldi» hanno perso il loro significato originario e il tempo ha rivestito queste parole, ieri esaltanti, con una connotazione leggermente negativa. L’araldo nelle corti medievali svolgeva la funzione di ambasciatore. Nel tempo la stessa parola ha assunto il carattere di condottiero, di banditore, di messaggero.
La nostra sensibilità e spiritualità moderna preferiscono sostituire la parola araldo con «amico».  Un salmo parlando di un amico dice: «Tu sei mio compagno, confidente e legati da profonda amicizia»; per questo motivo il gruppo degli antichi «Araldi di san Giuseppe» assume il nome di «Amici di san Giuseppe», bambini e adolescenti che si mettono sotto la protezione  del Papà terreno di Gesù per condividere la confidenza e la sua protezione nella crescita degli anni.
Nelle nostre famiglie oggi i ragazzi sono coperti di tante cose, di attenzioni per la loro salute, di soddisfazione immediata per i loro desideri, ma troppe volte sono orfani di punti di riferimento, di modelli con cui confrontarsi.  Troppe volte i bisogni materiali, la ricerca affannosa di farli apparire da parte dei genitori nascondono un vuoto, una sete di confidenza, di dialogo, di voglia di confrontarsi.
A volte, l’eccesso di concessione da parte dei genitori è generato dall’incapacità dei genitori stessi di instaurare un legame autentico. L’affidarsi nella preghiera a San Giuseppe non solo soddisfa il desiderio di protezione, ma allarga gli orizzonti nel panorama della crescita umana, donando conforto e luce nei momenti di disagio.  Con gli occhi di Gesù i ragazzi imparano a guardare a San Giuseppe come un padre, buono e sorridente.
Non solo la preghiera dei  fanciulli iscritti  al «Gruppo degli amici di San Giuseppe» sarà un corroborante per la loro crescita umana moralmente sana, ma anche la preghiera di tutti gli Associati alla Pia Unione solleva un caldo vento dello Spirito a dispiegare le vele delle loro esistenze per condurle verso l’accogliente  approdo di una comunione gioiosa con Dio.
I ragazzi e le ragazze, i loro genitori, i nonni e le nonne, gli zii e le zie, come gli amici possono mettere sotto la protezione di San Giuseppe  queste pianticelle, già cariche di  fiori della santità, affinché con l’aiuto e l’intercessione di san Giuseppe maturino frutti di generosità  e siano testimoni dell’amore di Dio per noi.
Mettiamo queste giovani vite sotto la protezione di San Giuseppe, inviando i loro nomi alla Direzione della Pia Unione: Via B. Telesio 4/B, c.p. 6021, 00195 Roma Prati. 
O per email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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