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a cura della Redazione

Nella luminosa basilica del Sacro Cuore a Lugano o nella penombra della sua cripta torniamo volentieri, per sentire vibrare la presenza di mons. Aurelio Bacciarini, discepolo santo di don Guanella, vescovo zelante di Lugano, martire paziente per tanti contrasti e malattie. Vi siamo tornati anche lo scorso 1 luglio, in prossimità dell’anniversario della sua morte, avvenuta il 27 giugno 1935, per celebrare una solenne Messa in sua memoria e invocazione. 

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di don Gabriele Cantaluppi

Fu don Guanella a intitolare alcune sue Opere a san Giuseppe.
Dopo di lui i suoi religiosi hanno continuato a dedicargli Case e parrocchie e a diffondere la Pia Unione nelle varie parti del mondo, dove è giunta la carità guanelliana.

Don Guanella nell’operetta Nel mese dei fiori del 1884, in cui offre per ciascun giorno del mese di maggio una riflessione sulla Madonna, giunto al dodicesimo giorno spiega la perseveranza di Maria e Giuseppe alla ricerca di un alloggio a Betlemme, alla vigilia della nascita di Gesù. Conclude esortando a non rassegnarsi ai casi avversi della vita e a esercitare la pazienza, perché «la pazienza si impara più con esercitarla in atto che con impararla sui libri».

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di don Alphonse Baktiswalagan

Avanza la costruzione del Centro San Luigi Guanella a Iași.Sarà a un tempo casa dei poveri e scuola dei giovani guanelliani.
Con il contributo determinante della Pia Unione di san Giuseppe.

«Il magistero della fragilità è un carisma – è questo uno dei passaggi centrali del messaggio di papa Francesco per la Giornata internazionale delle persone con disabilità – e voi, sorelle e fratelli con disabilità, potete arricchire la Chiesa; la vostra presenza può contribuire a trasformare le realtà in cui viviamo, rendendole più umane e più accoglienti». 

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