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III DOMENICA DI PASQUA
Anno A - 4 maggio 
Salterio: III sett. 
Lezionario: At 2,14a.22-33; Sal 15; 1Pt 1,17-21; Lc 24,13-35
 
Lo riconobbero dal pane dato
Essi lo trattennero, dicendo: «Rimani con noi, perché si fa sera e il giorno sta per finire». Ed egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro prese il pane, lo benedisse, lo spezzò e lo diede loro. Allora i loro occhi furono aperti e lo riconobbero; ma egli scomparve alla loro vista.

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di Andrea Ciucci

Quando un allenatore  manda in campo un giocatore, gli appoggia la mano sulla spalla e gli dà gli ultimi consigli; così è per la cresima: il vescovo  impone le mani e lo fa entrare nel campo della vita.

Il secondo sacramento dell’Iniziazione Cristiana è la… Cresima. Così infatti recita la lista dei sette sacramenti che abbiamo studiato a catechismo (Battesimo, Confermazione, Eucaristia, Penitenza…) e così spiegano tutti i testi di teologia. Eppure, se chiediamo ai nostri figli o nipoti qual è il secondo sacramento che hanno ricevuto tutti risponderanno la Confessione, e poi la Comunione e infine la Cresima. Come mai? Senza perdersi in dettagli complessi, possiamo dire che l’inversione tra Cresima e Eucaristia si è realizzata non per motivi teologici, bensì per questioni di ordine pratico, legate alla presenza saltuaria del Vescovo che doveva amministrare tale sacramento, ed è diventata prassi ordinaria in Italia soltanto nel secondo dopoguerra.

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di Gianni Gennari

Eccoci ancora… Il lungo cammino ci ha condotto alla Chiesa: “Credo la Chiesa, una, santa, cattolica ed apostolica”. La Chiesa, istituzione e mistero. Nella realtà istituzionale una variazione di accenti, l’arricchimento e talora l’appesantimento di culture del passato, ma con la garanzia – che ci è data direttamente dal Signore: “io sarò con voi fino alla fine dei secoli” – che nessun tradimento, nessun peccato degli uomini, anche di Chiesa – e sono stati tanti, lo sappiamo – potrà annullare questa promessa di futuro e di presente continuo. Chiesa “una”, anche se oggi apparirebbe “divisa”.

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Primo mistero gaudioso

di Ottavio De Bertolis

Maria è immagine di tutti noi: in lei vediamo quel che accade a ogni credente. Lei, come noi, siamo parti di un mistero: abbiamo percepito, nella fede, che Dio entra nella nostra vita. Lo Spirito Santo è disceso anche su noi, come su Maria, e ci ha fatto concepire: Maria concepisce nel grembo, noi concepiamo nel cuore, ma sia lei che noi concepiamo lo stesso Gesù, da noi creduto, da lei generato.

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