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1 ottobre

Santa Teresa di Gesù Bambino carmelitana (1873-1897), dottore della Chiesa

La "santa del sorriso", che "si era offerta a Gesù Bambino per essere il suo trastullo, una pallina di nessun valore, da poter buttare per terra, da spingere col piede, lasciare in un canto", fu presa in parola. Marie Françoise Thérèse Martin, giovane di trasparente bellezza, orfana di madre a quattro anni, cresciuta ad Alençon accanto a un padre affettuoso e buono, all'età di quindici anni poté entrare per indulto speciale nel Carmelo di Lisieux, dove già due sorelle l'avevano preceduta e la terza l'avrebbe seguita. Nei nove anni di vita claustrale Teresa lasciò un segno profondo, offrendo al mondo cristiano la sorprendente immagine di una giovane monaca che pur relegata nella stretta clausura del Carmelo visse immersa nella vita ecclesiale, tanto da essere dichiarata nel 1927, a due anni dalla canonizzazione, patrona delle Missioni con san Francesco Saverio, e nel 1944 co-patrona della Francia accanto alla battagliera santa Giovanna d'Arco. Pio X non esitò a definirla «la più grande santa dei tempi moderni». Il 19 ottobre 1997 Giovanni Paolo II l'ha dichiarata dottore della Chiesa, terza a ricevere questo omaggio, dopo Caterina da Siena e Teresa d'Avila. Teresa di Lisieux voleva essere tutto, guerriero, missionario, apostolo, poi ebbe l’intuizione: l’amore! «Nel cuore della Chiesa, mia madre, sarò l’amore».
 

4 ottobre

San Francesco d'Assisi patrono d'Italia (1181-1226)

Questo gigante della santità, fisicamente era di modesta statura, barbetta rara e scura e sul piano culturale ancora più modesto. Abile venditore di stoffe, accanto a un padre che gli riempiva il borsellino di monete. Partecipò alle lotte cittadine e al ritorno dalla disfatta e da un anno di prigionia dai perugini, si fece armare cavaliere dal conte Gualtieri e partì per la Puglia. A Spoleto ebbe la celebre visione del palazzo d'oro con moltissime armi segnate da croci e una croce che veniva dal cielo: "Sono tue e dei tuoi cavalieri". Tornò sui suoi passi e abbandonò la vita precedente. In preghiera a San Damiano udì chiaramente l'invito: "Francesco, va' e ripara la mia chiesa che, come vedi, cade tutta in rovina". 
Spogliatosi delle vesti davanti al vescovo Guido, abbandonò i genitori, si improvvisò muratore e restaurò al meglio tre chiesette di campagna, fra le quali Santa Maria degli Angeli, detta la Porziuncola. Nella primavera del 1208 si unirono a lui undici giovani. Scrisse la prima regola dell'Ordine dei frati minori, approvata oralmente dal papa Innocenzo III. Approvazione che fu scritta da Onorio III nel novembre 1223. L'anno dopo nella solitudine della Averna ebbe il sigillo della Passione di Cristo, con le stimmate impresse nelle sue membra. In prossimità della morte scrisse il Cantico di frate Sole e chiese di essere portato alla Porziuncola e deposto sulla nuda terra, dove si spense la sera del 3 ottobre 1224.
 

15 ottobre

Santa Teresa di Gesù carmelitana, dottore della Chiesa (1515-1582)

Teresa de Capeda y Ahumada, nata ad Avila nella Vecchia Castiglia da nobile famiglia, cominciò presto a dar prova di vivace temperamento, fuggendo da casa all'età di sette anni per cercare il martirio fra i mori dell'Africa, per amore di Cristo. Il padre per allontanarla da un’amore a soli sedici anni la fece rinchiudere in un convento. All'età di vent'anni, scombinando i programmi del padre, decise di farsi monaca. Le lotte interiori non le diedero tregua e lei avvertì sempre più insistente il desiderio di un ritorno al primitivo rigore carmelitano. A quarant'anni la prima grande virata della sua vita. Dopo le interiori afflizioni e l'esperienza della "notte dei sensi", la prova più dura da superare per un'anima, ecco l'incontro chiarificatore con due santi, Francesco Borgia e Pietro d'Alcàntara, che la rimettono in carreggiata, sulla via della totale confidenza in Dio. 
Nel 1562 fonda il primo monastero riformato sotto il patrocinio di san Giuseppe. Poi, nel 1567 l'incontro decisivo con Giovanni della Croce, il principe della teologia mistica. Inizia così un singolare connubio che da santa del buonsenso la trasforma in una contemplativa immersa nella realtà. Possiede la chiave per entrare nel castello interiore dell'anima, "la cui porta d'ingresso è l'orazione", ma al tempo stesso sa destreggiarsi egregiamente in fatto di economia. Muore pronunciando le parole: "Sono figlia della Chiesa". Paolo VI nel 1970 la dichiarò dottore della Chiesa.
 

16 ottobre

Santa Margherita Maria Alacoque religiosa (1647-1690)

Quinta di sette figli di un giudice notaio della Borgogna, Margherita, rimasta orfana di padre a dodici anni, per poter seguire la propria vocazione alla vita religiosa dovette vincere l'opposizione della madre, che voleva fidanzarla a un bravo giovane. Fu accolta nel monastero della Visitazione di Paray-le-Monial all'età di ventiquattro anni. Nella festa di San Giovanni evangelista del 1673, la novizia Margherita Maria, raccolta in adorazione davanti al SS.mo Sacramento, ebbe la prima delle singolari visioni di Gesù, che si sarebbero poi ripetute ogni primo venerdì del mese. Due anni dopo, 1675, Gesù le si manifestò col petto squarciato e additando con la mano il cuore circonfuso di luce le disse: "Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini da non risparmiare niente, fino a esaurirsi e a consumarsi per dimostrare loro il suo amore. E in riconoscenza non ricevo dalla maggior parte che ingratitudine". Sofferenze e incomprensioni la accompagnarono per tutto il periodo delle visioni. Gesù stesso le indicò un direttore spirituale, il sacerdote gesuita Claudio de la Colombière, che accolse l'invito di Gesù per istituire la festa del Sacro Cuore. Suor Margherita si spense dolcemente a soli 43 anni. è stata canonizzata nel 1920.
 

24 ottobre

San Luigi Guanella sacerdote, fondatore (1842-1915)

L'apostolo della carità nacque l'anno in cui a Torino cessava di vivere un altro grande santo della Provvidenza, il Cottolengo. Nel 1866 è ordinato sacerdote. Trascorre quasi nove anni nella parrocchia di Savogno prima di passare a Torino un triennio alla scuola di don Bosco.
Il vescovo lo richiama in diocesi dove ha tempo di vedersi accusato di “popolare la Valtellina di preti e monache” e spiato come un sovversivo dalle autorità civili. Per qualche mese è  confinato in una sperduta parrocchia della sua valle natia.  Dopo un primo fallimento di un’opera educativa per ragazzi, l’occasione gli viene offerta involontariamente dallo stesso vescovo che lo manda come vicario spirituale a Pianello, dove il vecchio parroco ha dato vita al Piccolo Ospizio della Carità. L'11 novembre 1881 segna la nascita della prima delle Congregazioni, le Figlie di Santa Maria della Provvidenza. In breve tempo il piccolo seme germoglia e diventa un grande albero. Da Pianello sei giovani Figlie si imbarcano per Como con le loro povere cose. Le guida suor Chiara Bosatta, che condividerà con don Guanella la gloria degli altari. 
Dopo Como è tutta l'Italia a registrare la presenza di un’opera guanelliana anche con i preti, i Servi della Carità. Nel gennaio 1914 i confini delle Congregazioni varcano l'Italia per approdare negli Stati Uniti. Nel 1915 don Guanella accorre nella Marsica assieme a don Orione per soccorrere i terremotati. Pochi mesi dopo, nel settembre del 1915 è colto da paralisi. Un mese di atroci sofferenze e poi la morte. Il 23 ottobre del 2011 è stato proclamato santo da papa Benedetto XVI.
 
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