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In una nota, don Leonardo Di Mauro, responsabile del Servizio della Conferenza episcopale italiana (Cei) per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo, definisce i progetti avviati in Centrafrica grazie al contributo dell’8xmille. “Attraverso questi fondi – spiega – la Chiesa italiana riesce ad essere presente e a farsi prossima a tante persone che hanno bisogno d’aiuto e che sono spesso dimenticate”.

Ad esempio, vicino Bangui, con l’aiuto dei Frati Carmelitani Scalzi, è nata la “Scuola Agricola Carmel” che a novembre ha aperto le porte a una quarantina di giovani che vogliono diventare piccoli imprenditori agricoli. Ma l’8xmille aiuta concretamente anche l’Ospedale pediatrico della capitale centrafricana, gestito dal 2018 dall’Opera San Francesco Saverio C.U.A.M.M. e che opera non solo per garantire assistenza medica alla popolazione, ma anche per migliorare le competenze del personale medico e sanitario locale.

Da ricordare che la drammatica situazione del Centrafrica è stata al centro dell’appello del Papa lanciato al termine dell’Angelus del 6 gennaio, Solennità dell’Epifania del Signore: “Seguo con attenzione e preoccupazione gli eventi nella Repubblica Centrafricana – ha detto il Pontefice mercoledì scorso - dove si sono recentemente svolte le elezioni, con le quali il popolo ha manifestato il desiderio di proseguire sulla via della pace. Invito perciò tutte le parti a un dialogo fraterno e rispettoso, a respingere l’odio ed evitare ogni forma di violenza”.

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