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7 agosto sacerdote, fondatore dei teatini, 1480-1547

di Michele Gatta

Nato a Thiene, in provincia di Vicenza, da una famiglia di Conti. A 24 anni è già dottore in diritto ecclesiastico e civile. La carriera è fulminea. A 26 anni è segretario particolare di Giulio II. Conosce così la Roma del pieno Rinascimento. Ma Gaetano rimane fedele ad un comando interiore, quello di “rinnovare la Chiesa”. Di aiuto è l’amicizia profonda con la suora agostiniana in fama di santità, suor Laura Mignani di Brescia e l’iscrizione all’Oratorio del Divino Amore, un “cenacolo” di ecclesiastici con l’intento di rinnovare la Chiesa partendo dalla base.

Nel frattempo operava come volontario agli infermi nell’Ospedale di San Giacomo. Solo nel 1516, a 36 anni, accettò di ricevere il sacerdozio ministeriale. La sua prima messa la potè celebrare solo 3 mesi dopo, nelle feste natalizie. In una lettera a suor Mignani, racconta che durante la celebrazione gli era apparsa la Madonna che gli deponeva tra le braccia il piccolo Gesù. Si convinse che quel Bambino era il  Cristo mistico, la Chiesa, che Gaetano doveva proteggere. Continuò così una vita di preghiera, di lavoro e di assistenza ai poveri. Tornato a Vicenza, per seguire la mamma ammalata, si accorse della grave mancanza di pastori, soprattutto nella cura degli emarginati. Si prodigò e spese i suoi beni personali per aiutare i vari sodalizi caritativi esistenti. A Venezia fondò l’Ospedale degli Incurabili.

Gaetano intanto maturava l’idea che non bastavano solo le opere ma occorreva riformare il clero. Tornato a Roma nel 1523, confidò questa sua convinzione ad un gruppo dell’Oratorio del Divino Amore e tre di essi aderirono: Pietro Carafa, vescovo di Chieti, Bonifacio da Colle e Paolo Consiglieri. Il 14 settembre nella Basilica di San Pietro emisero la professione religiosa. Nasceva così la Congregazione dei Chierici regolari, in seguito chiamati ‘teatini’, da Teate (Chieti), la diocesi del Carafa, che fu il primo superiore. Rimasero a Roma fino al 1527, quando Gaetano fu fatto prigioniero dai Lanzichenecchi. Una volta liberato si ritrovarono a Venezia, dove Gaetano fu eletto superiore per un triennio, durante il quale diede la sua impronta di fondatore.

Nel 1533 iniziò la sua opera a Napoli, che all’inizio sembrò non decollare. Una volta che i napoletani capirono la personalità di Gaetano non mancarono di aiutarlo. Nel 1539 fondò il Monte di Pietà che poi diverrà Banco di Napoli. Napoli divenne la sua città di adozione, dove morì il 7 agosto del 1547.

Gli ultimi anni della sua vita furono dolorosi a causa dell’Inquisizione, per i suoi metodi violenti, permessi dal papa teatino Carafa, Paolo IV. Gaetano aveva offerto la sua vita in cambio della pace nella Chiesa.

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