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Carissimo Direttore, 

sono iscritta alla Pia Unione da trentacinque anni e in tutti questi anni ho tratto dai vostri scritti e dalle vostre pubblicazioni tantissimo conforto e aiuto  nei momenti difficili che ho dovuto affrontare e in quelli felici che la vita mi ha regalato. Sono una madre di sei figli,

uno dei quali è volato in cielo secondo la volontà del Padre nostro. Ho vissuto gioie e dolori, ma ho sempre avuto conforto nella fede e nell'amore verso san Giuseppe. Mi scuso con voi se in questi anni non vi ho ringraziato abbastanza per tutti gli omaggi che periodicamente ricevo: preghiere, immagini di san Giuseppe, calendari, giornalini, i tanto graditi libri di preghiere. Io nel mio piccolo cerco di ringraziarvi con piccole offerte periodiche secondo quanto le mie possibilità mi consentono di fare; so che è poco ma sicuramente è fatto con il cuore e devota gratitudine. Sono da anni invalida e costretta a casa dalla malattia, ma i vostri scritti sono fonte di consolazione e mi permettono di sentirmi vicino a nostro Signore, ora che sono impossibilitata ad avvicinarmi ai sacramenti come invece vorrei. Continuerò ad offrirvi quanto riuscirò con la speranza che quelle piccole offerte possano essere di aiuto per chi si trova in difficoltà o secondo come voi vorrete disporre. Vi ringrazio tantissimo e mi permetto di chiedervi di pregare per me e per i miei figli, perché il loro cammino sia sempre accompagnato dalla mano di Gesù e per mio marito che è volato in cielo da tanti anni. Cordiali saluti. 

Emilia, Terralba (Oristano)

Carissima Signora, se ce ne fosse stato bisogno, la Sua lettera ci dimostra ancora una volta l'utilità della Pia Unione. Il nostro bollettino, aggiunto ai biglietti che mandiamo periodicamente ai nostri iscritti, Le è stato di grande conforto e L'ha accompagnata durante trentacinque anni: che cosa aspettarsi di più? Abbiamo realizzato il primo scopo della Pia Unione, che è la diffusione della devozione a san Giuseppe. Ha sentito vicino il nostro Santo nelle varie circostanze della vita, e questo è il valore della devozione, così come Lei ci scrive: «Sono da anni invalida e costretta a casa dalla malattia, ma i vostri scritti sono fonte di consolazione e mi permettono di sentirmi vicino a nostro Signore, ora che sono impossibilitata ad avvicinarmi ai sacramenti come invece vorrei». San Giuseppe non nutre altro desiderio, non ha altra gioia se non quella di condurci a Gesù. Grazie per queste parole semplici ma profondamente vere! Grazie anche delle Sue offerte. Ma non si dimentichi che ha ancora un compito da svolgere, quello di pregare per tutta la Pia Unione. Alla preghiera Lei può aggiungere le pene della salute e le desolazioni dell'animo, che attirano gli sguardi misericordiosi del Signore. Non manchi di farci il regalo delle Sue preghiere, a noi e ai tanti nostri iscritti sparsi nel mondo. 

Don Bruno Capparoni, 
direttore della Pia Unione

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