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Case misteriose di esseri evanescenti lontani dalle masse

di Carlo Lapucci

Ci sono molte case misteriose di esseri evanescenti che sfuggono al turismo di massa come quelle degli spiriti. Tutti sanno che le case delle streghe hanno le porte d'ingresso nei tronchi d’alberi centenari su cui crescono funghi velenosi. 

Quelle dei folletti però sono introvabili perché non ce l’hanno. Per vedere la casa della Befana bisogna andare in Garfagnana, a Barga, raggiungere Coldelvento, dove cercando bene, si vede un filino sottile di fumo uscire dalla terra, da un tronco. Quello è il comignolo della Casa della Befana. Chi c'è stato una volta difficilmente però riesce a tornarci: le pareti sono di cristallo e, siccome sono trasparenti, non si vedono.

Il modo migliore per arrivare alla Casa dell'Orco è perdersi di notte in una foresta grande e intricata. Nel buio apparirà un lumicino lontano: lì c’è la casa dell'Orco, tipo scontroso che non ama gl’importuni. Sta con una moglie affabile e ha nel focolare, sempre pronta, una grande caldaia di rame, che gli serve per farci bollire i bambini e mangiarseli.

Nell'Etruria abbondano le case delle Fate. Nelle pareti dirupate si trovano grotte squadrate che non sono naturali. Si tratta forse di abitazioni preistoriche, o tombe etrusche, che le leggende dicono abitazioni di Fate, delle quali però si vedono a volte di notte balenare le lampade o le fiamme dei loro focolari.

Nella zona di Monterchi, in provincia d'Arezzo, c’è un antico insediamento dell'Uomo selvatico. Dopo la Torre di Lelci, oltre un bosco di castagni, presso Poggio della Madonna si trova una roccia con due profondi scavi, detta la Tina dell'Uomo selvatico: recipienti enormi destinati a raccogliere forse qualche liquido. Andando lungo il Padonchia, oltre una collina, si trova la Casa dell'Uomo selvatico: due smisurate lastre di pietra, inclinate che, insieme ad altri due muri di massi, formano un riparo. Là, si dice, abitò un tipo attempato: portava grosse scarpe di corteccia d'albero, era di pelo fulvo che gli copriva gran parte del viso, brandiva una clava.

Rare sono le case della Batuffa, un essere tra la strega e la fata, col corpo di donna e la testa di manzo. Sta sotto terra e i contadini, scavando fosse, sradicando ceppaie, trovano a volte la Batuffa che fugge, lasciando i suoi tesori nel sotterraneo. 

Il Vento ha la casa in Garfagnana, Lucca. Presso Fornovolasco, c'è la Grotta del Vento che fu scoperta nel Seicento: una buca da cui entra e esce aria gelida violentemente, alternando la direzione con l'inverno e l'estate. Fu detta Buca o Casa del Vento. Gli speleologi hanno scoperto un complesso di enormi grotte nella montagna per oltre quattro chilometri di meandri. Oggi finalmente si sa com'è fatta una Casa del Vento, e si può visitare pagando un biglietto.

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