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Essere diaconi è uno stile di vita, interiormente liberi per lasciarsi plasmare dalle ispirazioni dello Spirito per essere come Gesù cirenei della gioia.

di Nico Rutigliano

La diaconia è per sempre. Si rimane sempre diaconi!

Quindici nuovi diaconi guanelliani! Il vescovo ordinante ha incontrato i candidati qualche giorno prima e nell’omelia della santa messa in cui li ha consacrati diaconi ha richiamato i punti salienti del suo incontro familiare con loro dando qui solennità e consistenza nella liturgia sobria del Seminario guanelliano internazionale.

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“Custodire la terra” e la pedagogia guanelliana

di Michele Gatta

La Pandemia dei mesi scorsi ha risvegliato da un serpeggiante letargo alcune minute creature apparentemente sepolte nel sepolcro del passato. La natura ha ritrovato un habitat più confacente al suo istinto di conservazione. I nostri occhi hanno rivisto volatili dalle piume sgargianti, fiori di campo sorridenti come bambini al gioco. 

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24 ottobre, Memoria liturgica di San Luigi Guanella

Apostolo della carità e padre di ogni ferito nella vita

di Vittorino Andreoli

Considerare oggi che cosa ha saputo fare un prete di montagna è di stimolo e di insegnamento non solo per quelli che credono in Dio e nel Vangelo, ma ad ogni persona che tenga a cuore e rispetti l’uomo. Mostra prima di tutto quanta forza esprimano una convinzione e una fede.
In questo don Guanella è stato un folle tra i folli, per parafrasare san Paolo. Aveva l’impressione di fare sempre poco, troppo poco, poiché si ricordava di quanto è scritto nei Vangeli, che con la fede è possibile trasportare le montagne al mare.
Lui non le ha spostate topograficamente, ma ha portato le sue convinzioni testarde e da montanaro in tutto il mondo. Così ha fatto amare i disabili di mente, i mentecatti, dappertutto.

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