
San Paolo alle Tre Fontane è un’abbazia che sorge sul luogo dove, secondo la tradizione, Paolo fu decapitato e la sua testa, rimbalzando tre volte, avrebbe fatto scaturire altrettante fontane. Vi furono innalzate tre chiese, in seguito abbandonate perché la zona era malarica. Nel 1868 i Trappisti acquistarono il terreno, restaurarono le tre chiese e bonificarono la zona, piantando un bosco di eucalipti tutt’ora rigoglioso. Da quest’albero i monaci distillano un noto liquore. La chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio, la più grande e antica, risale al secolo VII. Santa Maria Scala Coeli, costruita da Giacomo Della Porta (1500), è una struttura a pianta ottagonale che sorge sul luogo dove, sotto Diocleziano, subirono il martirio 10203 legionari cristiani. La chiesa di San Paolo alle Tre Fontane, risalente al secolo V e rifatta dal Della Porta, contiene tre edicole con le fontane ed una colonna alla quale il Santo sarebbe stato legato.
San Paolo fuori le mura, detta anche Basilica Ostiense, con l’annesso convento, sorge sul sepolcro dell’Apostolo. Tutta la zona era in antico adibita a cimitero ed ancor oggi vi sono una necropoli e le Catacombe di Commodilla. La costruzione, al posto della primitiva cella, fu iniziata da Costantino e ampliata da Teodosio. Ricca di affreschi e mosaici, subì un terribile incendio nel 1823, cui seguì un restauro radicale. L’attuale Basilica si presenta nelle originarie forme paleocristiane ed è preceduta da un grandioso quadriportico con 146 colonne. La facciata è arricchita da mosaici moderni che riprendono lo schema di quelli antichi andati distrutti. L’interno è a cinque navate e, lungo la centrale, corre un fregio con tondi entro i quali sono i ritratti di tutti i Pontefici. L’abside è ornata di splendidi mosaici dell’epoca di Onorio III (1220 c.) con al centro una colossale immagine di Cristo Benedicente. L’altare maggiore è sovrastato da un elegante ciborio di Arnolfo di Cambio (1285), presso il quale è il bellissimo candelabro marmoreo, porta cero pasquale, dei Vassalletto. A questa famiglia di celeberrimi marmorari, attivi nei secoli XII-XIII, si deve anche l’elegantissimo chiostro con colonnine binate di pregevolissima fattura.
Ricordiamo infine San Paolo dentro le mura, sulla centralissima Via Nazionale, chiesa protestante eretta, nel 1879, in stile romanico, con mosaici di Edward Burne Jones. Del resto non è forse San Paolo l’Apostolo delle genti?