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A Fatima è stata scritta la profezia delle conversioni

di Angelo Forti

Da quando i papi hanno incominciato a viaggiare come pastori universali al di fuori della Citta del Vaticano solo Giovanni Paolo I non ha avuto tempo per visitare Fatima, gli altri, da Paolo VI a  Francesco, hanno ritenuto Fatima una sorgente di grazia. L’anno centenario delle apparizioni ha accentuato il fatto che la Madonna è scesa dal cielo a parlare ai tre pastorelli  all’inizio di un secolo  turbolento e tragico per far giungere un accorato messaggio all’intera umanità.

Oltre alla guerra mondiale che si stava combattendo tra nazioni fratricide, perché tutte di religione cristiana, stava per esplodere la Rivoluzione sovietica, segnata dalla negazione di Dio. A questo dopo pochi anni sarebbe seguita un’altra dittatura altrettanto violenta come quella nazista. La misericordia divina ha consegnato ai tre fanciulli profezie importanti che anticipavano le sventure che incombevano sull’intera umanità.

Nell’ultima delle apparizioni si è avuta la manifestazione della sollecitudine della  famiglia di Nazareth al completo. Accanto all’atteggiamento materno della Vergine Maria nei riguardi di quei tre fanciulli nostri rappresentanti, c’è stata anche la presenza visibile di Gesù e di san Giuseppe. La Trinità terrestre ha voluto dare un segno della loro vicinanza ai nostri problemi, ai nostri affanni e alle nostre difficoltà. L’ultima apparizione è stato un familiare e solidale richiamo a metterci sulla via del bene, indicandoci le convergenti strade da percorrere: la preghiera come respiro di Dio sulla nostre preoccupazioni; l’invito alla penitenza come sentiero faticoso per acquisire la consapevolezza di essere chiamati a collaborare con Dio per un mondo rinnovato nella giustizia  della pace. Le apparizioni della  Mamma di Gesù sono l’espressione del desiderio di Dio di soccorrere noi, uomini e donne, coinvolti quaggiù nella lotta contro le forze del male e aiutarci a resistere ai pericoli che minacciano la fede e la vita cristiana.

Sappiamo che le apparizioni e le visioni appartengono alla sfera privata, non sono un dogma delle fede e non perdiamo la comunione con la Chiesa anche se non ci crediamo. Le apparizioni non aggiungo nulla di essenziale a quanto già conosciamo grazie alla Rivelazione contenuta nella Sacra Scrittura e nella Tradizione. Non possiamo negare che le apparizioni mariane sono importanti, perché sono un aiuto a scoprire meglio la volontà di Dio nei nostri riguardi e sono un richiamo ad amare Dio e a vivere, nei vari frangenti della storia, la vita cristiana con coerenza.  I tre impegni suggeriti dalla Vergine Maria erano legati alla conversione dei cuori. 

Il messaggio consegnato ai tre ragazzini a Fatima possiede un grande rilievo spirituale legato alla sensibilità e alla spiritualità di quell’epoca storica, ma anche alla situazione di violenza che flagellava la comunità dei credenti. Abbiamo ricordato che due sistemi ideologici furono causa di immani sofferenze per milioni e milioni di persone, calpestando i diritti umani e perseguitando il cristianesimo. La lotta contro Dio fu veramente grande. «La Madonna fece intravedere ai tre pastorelli i danni sconfinati che il regime dell’Unione Sovietica avrebbe recato all’umanità mediante la diffusione dell’ateismo e una dura persecuzione della fede cristiana, che avrebbe comportato il sacrificio della stessa vita per non pochi vescovi e fedeli cristiani».

In quelle apparizioni fu consegnato dalla Mamma di Gesù un “segreto” in cui era contenuta anche la previsione di una lotta contro Dio e contro la Chiesa che sarebbe giunta fino al punto di voler uccidere il papa.

Sessantaquattro anni dopo le apparizioni il 13 maggio 1981 in piazza San Pietro ci fu l’attentato, «al vescovo vestito di bianco», il ppapa. In quella circostanza da subito Giovanni Paolo II ha dichiarato che fu «la mano della Madonna guidò la traiettoria del proiettile in modo che lui potesse sopravvivere». Sappiamo che quella pallottola estratta dalle carni ferite del Papa «ora è incastonata nella corona posta sulla testa della statua della Madonna a Fatima». 

Nella solennità dell’Annunciazione «Il 25 marzo del 1984, papa Giovanni Paolo II consacrò il mondo, e in particolare la Russia, al Cuore della Beata Vergine Maria in unione con i vescovi del mondo intero».

In questi ultimi tempi si sono intrecciati commenti giornalistici sulla completezza della rivelazione del “segreto di Fatima”. 

Al di là delle ripercussioni politiche che in questi decenni hanno caratterizzato la storia dell’Europa, con certezza dobbiamo sottolineare che il messaggio di Fatima orienta al cuore del Vangelo e ci indica la strada che porta al Cielo e che la storia assegnerà la vittoria  alla pace. 

La Madonna, infatti, ha assicurato: «Alla fine il mio cuore immacolato trionferà». 

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