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Scampato pericolo per una mano provvidenziale

Rev. Padre Direttore, desidero rendere testimonianza della grande grazia ricevuta da San Giuseppe. Una sera di gennaio scorso, mentre rientravo dall'ufficio a piedi per la pista ciclabile, un'auto uscita di strada mi investì. In quei brutti istanti mi sembrava di essere sollevata da terra: mi rialzai lentamente completamente illesa senza alcun graffio, solo tanta paura. Con le mie semplici parole cerco di essere concisa raccontando i punti più importanti. Al mattino seguente andai in chiesa davanti all'altare di San Giuseppe per ringraziare della grande grazia ricevuta. Prego sempre e sono tanto devota al Santo e abbonata alla rivista " La Santa Crociata" da tantissimi anni. Caro San Giuseppe proteggimi sempre, grazie.

Cordiali saluti.

Anna Maria Marchioro, Malo (VI)

Gentile Anna Maria, nella vita tutto è dono e tutto è grazia. 
Provvidenzialmente c’è sempre una mano invisibile che ci preserva e in questo la nostra sensibilità religiosa riconosce in questa mano benedicente la stessa mano di san Giuseppe che nella sua vita ha avuto da Dio il compito di custodire in vita la santa famiglia di Nazareth e ora di custodire i fratelli e le sorelle di Gesù che con il battesimo sono entrati a far parte della sua stessa vita divina. Giuseppe, che ha educato Gesù a essere modello del Buon Samaritano per tutta l’umanità, ha il compito di ottenerci da Dio tutti quei sussidi che possano aiutarci a mantenere sveglio il desiderio di vivere come testimoni autentici del messaggio evangelico.


Saluto da una terra lontana

Reverendo don Mario, di tutto cuore ringrazio per la lettera che mi ha inviato. Avendo ormai qualche debolezza fisica ed essendo avanzata negli anni, prego sempre più S. Giuseppe che mi sia vicino al momento del transito. In questo mi affido anche alle sue preghiere. Fraternamente.

Germana Munari, Malawi

Cara Sorella, sono io a ringraziarla per la sua breve lettera, ma soprattutto per il luogo da cui viene che esprime anche la soddisfazione per il largo raggio in cui la rivista di san Giuseppe porta un messaggio di fede e di amore. Il centro dell’Africa centrale, lo scorso mese, è stato sotto gli occhi di tutti con una particolare attenzione per la visita di papa Francesco. Proprio al centro di questo continente il Papa ha voluto anticipare l’apertura della «Porta santa» del giubileo della misericordia in un territorio carico di speranza seppur travagliato da tanti conflitti. Nella nostra preghiera non ci sono soltanto le popolazioni degli stati africani, ma anche la sua persona, cara Germana. Ogni giorno, in modo particolare, abbiamo nel cuore della preghiera lei e tutti gli iscritti alla nostra Pia Unione dl Transito di san Giuseppe. Malawi, significa «scintillio di sole» a causa del grande lago collocato al centro del vostro paese e che rende fertile il vostro territorio. La nostra preghiera assomiglia a questo «scintillio di luce» che rende luminoso il nostro cammino. Nelle mani di san Giuseppe mettiamo i desideri dei nostri associati e su tutti invochiamo la sua custodia per un benessere fisico e spirituale.


Un aiuto per formare un bravo e generoso sacerdote

Reverendo padre, ho sempre ricevuto grazie per intercessione di san Giuseppe e per questo gli sono riconoscente. Ora attendo il suo aiuto per la salute di mia sorella della quale già intravedo il suo graduale aiuto. Gradirei tanto che la borsa di studio che intendo offrire sia a nome di mia sorella Adriana e sia un pegno di amore affinché san Giuseppe l’aiuti sempre. La ringrazio e chiedo una preghiera per la mia famiglia.

Maria Laura - Lucca

Cara Maria Laura, con lei ringrazio la bontà di Dio-Padre per l’intercessione di san Giuseppe. È tanto importante aver costantemente nell’animo la freschezza della gratitudine e della riconoscenza. In un mondo in cui tutti avanziamo diritti e pochi doveri. Le ragioni della gratitudine nascono dalla sensibilità del proprio animo e sono sempre figlie che nascono dal patrimonio della fede e della speranza che illumina il cammino della nostra vita soprattutto nei momenti di buio e di difficoltà. Le sono molto grato anche per la bora di studio di aiuto a un seminarista povero delle nostre missioni all’estero. San Giuseppe è stato il primo educatore di Gesù, il sommo ed eterno sacerdote, quindi è impegnato anche lui a fornire aiuto per i futuri sacerdoti in formazione. La benedizione di Dio per l’intercessione di san Giuseppe sia sempre su di lei, sulla sua cara sorella.

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