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Anno della misericordia 2016

di Mario Carrera

Il tempo e lo spazio sono due elementi essenziali alla vita di fede. Il tempo è per la ricerca e lo spazio per il pellegrinare nei sentieri della vita. Anche la «Porta», che in quest’anno siamo invitati a varcare, è il simbolo di un itinerario verso la terra promessa vivificata da un clima di misericordia. Nel tempo della storia umana il lavoro di Dio è di perdonare, di seminare misericordia con amore, perché il tempo è, comunque e sempre, una carezza affettuosa di Dio sul nostro cuore umano. San Giuseppe ha certamente celebrato dei giubilei durante la sua vita terrena e, oggi, ci accompagna con il suo sguardo paterno nel sostenere la fatica del vivere e nell’aiutarci con il suo esempio e la sua intercessione a guarire le ferite della vita. Come stella polare del suo magistero papa Francesco ha scelto il motto «miserando atque eligendo», che potremmo tradurre: «amare sempre con un cuore pieno di misericordia».

Thursday, 03 December 2015 10:39

La tenera carezza di Dio sull’umanità

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di Mario Carrera

Il Natale è la festa più cara al popolo cristiano. Oltre al fatto che Dio decida di entrare a far parte della nostra storia, prendendo una carne come la nostra, il Natale è un vento accarezzevole che muove le nostre vele sul lago della memoria.  In questa galleria di ricordi c’è il mondo magico dell’infanzia, dei doni ricevuti e offerti. La nostalgia della famiglia riunita, il dolore di qualche assenza.

Natale è l’appuntamento annuale alla sorgente del fiume della salvezza. Come un fiume Dio è sempre in cammino alla nostra ricerca. Egli viene sempre. Il Dio invisibile diventa visibile e si fa compagno di viaggio nel cammino della vita.

Wednesday, 11 November 2015 13:49

Leggere la vita con occhi puliti dalle lacrime

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Novembre: commemorazione dei fedeli defunti

di don Mario Carrera

Charles Péguy è il poeta della speranza, che tenta di cogliere la perfetta proiezione di Dio nell’imperfetto dell’umano, recuperando nella vita quotidiana quel Dio che la scienza e la filosofia tentano di «scacciare dalla storia». All’inizio del 1900, ha scritto: «Ci sono lacrime d’amore che dureranno più a lungo delle stelle del cielo, ci sono sguardi di supplica e sguardi di tenerezza carichi di carità che risplenderanno eternamente notte dopo notte».   Click to listen highlighted text! Charles Péguy è il poeta della speranza, che tenta di cogliere la perfetta proiezione di Dio nell’imperfetto dell’umano, recuperando nella vita quotidiana quel Dio che la scienza e la filosofia tentano di «scacciare dalla storia». All’inizio del 1900, ha scritto: «Ci sono lacrime d’amore che dureranno più a lungo delle stelle del cielo, ci sono sguardi di supplica e sguardi di tenerezza carichi di carità che risplenderanno eternamente notte dopo notte». Powered By GSpeech

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Settembre-ottobre: ripresa della vita sociale

di Mario Carrera

Mi piace immaginare il mese di ottobre con i colori vivaci che rivestono le foglie degli alberi in autunno. A prima vista sembrerebbe un sorriso stanco, invece è la gioia di essere stati capaci di donare vita con i frutti e allegria con i colori. L’autunno è un addio, avvolto dai colori della speranza, è un caloroso saluto carico di aspettative. È un arrivederci nella stagione primaverile. L’autunno, oltre l’offerta dei colori, ai nostri anziani, che non conoscevano i supermercati, riempiva la dispensa con i suoi ultimi frutti: c’era il vino per la gioia e c'era l’olio per il sostegno della salute. Da qualche settimana anche la vita sociale ha ripreso il suo cammino ordinario: per i genitori nel dimenticatoio le ferie e per i ragazzi le vacanze una struggente nostalgia. Se qualcuno vive di nostalgia, per la categoria dei nonni il lavoro non è finito, anzi, c’è un supplemento di attività. In una società frenetica, sempre di corsa in tutto, dell’«usa e getta», il ruolo educativo sta soffrendo una crisi preoccupante.

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Luglio-agosto: tempo per recupero di energie

di don Mario Carrera

 

La Chiesa italiana sta vivendo una stagione di accorata riflessione in preparazione al 5° Convegno nazionale alla ricerca di un «Nuovo Umanesimo», un’immersione nel quotidiano per riscoprire nella carne viva della storia i semi di Cristo. L’umanesimo ebbe la sua culla nella città di Firenze, là dove il respiro divino ha ripreso a fiatare con il respiro umano e a scoprire la gioia della dignità come persona, «creata a immagine e somiglianza di Dio». Da qui scoprire che ogni desiderio di bene nasce da un’attrazione divina che desidera condividere la nostra esperienza umana.

Wednesday, 10 June 2015 10:29

Amare è condividere. Amare è testimoniare

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Giugno: mese del Sacro Cuore

di Mario Carrera

Chiamati con il battesimo a sentir fluire la stessa vita divina nelle nostre vene, tuttavia sembra che dentro di noi si abbia paura dell’Infinito. In effetti «la paura si annida nel cuore dell’uomo e lo mina interiormente, sino a farlo crollare improvvisamente, privo di forza». È proprio nel cerchio delle nostre paure che si costruisce una rigida difesa persino di fronte all’amore divino. A volte si paralizzano anche i sogni e siamo ridotti a guardare il futuro, carico di un amore misericordioso, da dietro all’inferriata della nostra paura. La paura di lasciarci innamorare da Gesù. Con la Risurrezione Cristo, il Signore della storia, ha spezzato le catene dei molteplici timori esistenziali e a ogni persona liberata dalle catene delle nostre tante morti e paralisi, ha consegnato la carta vincente dell’esistenza: il sentirci amati.
Presi dalle nostre insicurezze non ci accorgiamo che, al nostro risveglio, il primo raggio di luce è una carezza d’amore, calda come un bacio e profumata di positivo futuro. È Dio che scende a condividere la nostra vita e a rinnovare il suo patto di amore.

Saturday, 14 March 2015 16:02

Giuseppe custode paterno del Figlio di Dio

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Marzo: nel mese dedicato a san Giuseppe

di Mario Carrera


Papa Francesco ha scelto di iniziare il suo servizio alla Chiesa di Dio come vescovo di Roma proprio il 19 marzo 2013, solennità di san Giuseppe, sposo di Maria e patrono della Chiesa universale e ha voluto rilevare che la coincidenza fosse molto ricca di significato. In quella circostanza ha sviluppato la sua omelia sul ruolo di san Giuseppe assegnatogli da Dio: essere «padre» e «custode».
In una società «senza padri» com’è la nostra, il ruolo del padre assume una notevole importanza. Dio ha voluto che suo Figlio Gesù, figlio dell’Eterno e figlio della società non vivesse senza un padre. In questo contesto la parola «Padre» è la chiave che apre il panorama sul mistero di Cristo, che è il Figlio mandato dal Padre a salvare l’umanità, ma è anche la chiave che permette di affacciarci sul panorama della nostra vita cristiana. Noi siamo diventati figli attraverso e in compagnia di questo Figlio prediletto dal Padre con il nome di Gesù, il Salvatore. 
Wednesday, 18 February 2015 15:19

Recuperare il legame tra il pregare e l’agire

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La prima preghiera di lode, che troviamo all’inizio dell’evangelo dopo la nascita di Gesù, è il ringraziamento di Giuseppe e Maria al tempio di Gerusalemme. Esprimono la loro gratitudine a Dio per il dono del figlio e riconsegnano il Primogenito nelle mani di Dio con il rituale dell’offerta di due colombi. 
Troveremo molte volte Gesù in preghiera, soprattutto nei momenti più importanti. Infatti, non è possibile un vita religiosa senza preghiera. 
La preghiera è il centro di ogni rapporto con Dio, è l’anima di ogni atto di devozione. Il respiro della fede è unito al respiro stesso di Dio. Pregare è respirare  a due polmoni. L’atto di  credere e di pregare s’identificano.
Wednesday, 17 December 2014 13:07

Gesù prende dimora tra noi

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Natale 2014

di Mario Carrera

Nella festa di Natale Dio rinnova, nel tempo, la sua visita, ci accarezza e con la sua luce riscalda i valori fondamentali della nostra vita cristiana. In questa società frammentata come coriandoli colorati, il Natale del Redentore risveglia i desideri sopiti dal logorio del tempo e dagli affanni quotidiani e apre il cuore alla luce della speranza, la fiaccola indispensabile per i nostri passi di credenti.
Da sempre Dio ama frequentare le periferie della nostra coscienza personale, come il tessuto delle nostre periferie urbane, in modo da recuperare dignità e valori sociali, elementi essenziali per l’impegno di vita cristiana. Il Natale recupera la gioia di sentirsi popolo, un popolo in cammino sulle strade della storia umana tenendo alta la fiaccola luminosa della speranza.
Wednesday, 05 November 2014 16:43

La preghiera fa entrare nel riposo

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Novembre: commemorazione dei fedeli defunti

di Mario Carrera

«Dio non turba mai la gioia dei suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande»: queste parole di Alessandro Manzoni ci aiutano a vivere la Commemorazione dei nostri fedeli defunti. Nei primi giorni di novembre la nostra tradizione cristiana ci sollecita alla visita dei cimiteri, ai campi della speranza. Il campo santo, come si diceva un giorno, è un recinto dove è possibile abbracciare un mondo di ricordi, rinnovare i nostri affetti e rinverdire quel quoziente di gioia che Dio ha nascosto anche nelle sofferte pieghe della morte dei nostri cari, perché lo sappiamo e lo professiamo con fede:

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