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I miracoli hanno un volto diverso da quello immaginato

Spett. Direttore,
sono iscritta alla Pia Unione del Transito di san Giuseppe, le comunico la dolorosa perdita di mia mamma Lorenzi Maria Celeste deceduta il 16/12/ 2014, iscritta alla vostra associazione dopo la morte della madre nel 1991, anch'essa iscritta per più di sessant' anni.
So che inviate la pagellina dei defunti, ed io continuerò a divulgare la devozione al Patrono della buona morte, due persone si sono iscritte, mia suocera, ed una amica.
Mia madre è morta di tumore, polmone, 10 metastasi celebrali, e anche al surrene, ed aveva attaccato la gola e la bocca.
Il miracolo a detta dei medici è che non si è mai lamentata del dolore, quando ha detto che soffriva dolori allo stomaco hanno iniziato la terapia del dolore. Se ne é andata in due giorni, senza soffrire. Aveva 73 anni.
Io so che è intervenuto san Giuseppe, anche se aveva appena finito la recita del Sacro Manto, convinta che lui l'avrebbe miracolata, nell'accompagnarla nella morte dei giusti.
Non le nego che mi sono arrabbiata anche con il Santo che non ha esaudito le mie suppliche, ma era il dolore a parlare, ora la ragione è più realista e accetta.
Non possiamo essere graziati tutti e anche la scienza e la medicina gettano la spugna, ed allora interviene solo la fede. Cordiali Saluti. Aspetto la pagellina. Grazie. 
Alessandra - Bergamo 
 
Cara e gentile signora Alessandra,
comprendo il suo sfogo e la sua rabbia; davanti al dolore della morte di una persona a noi cara, gli interrogativi possono urlare con acredine, ma anche nel momento della sofferenza Dio è sempre un Padre paziente e misericordioso.
Il Creatore ha dato  le leggi alla natura,  queste leggi non conoscono ragione, camminano per la loro strada e seminano sofferenza. La presenza di Dio, attraverso l‘esempio e la preghiera di san Giuseppe, ha fatto in modo che la mamma non si lamentasse e sopportasse il dolore con coraggio e volontà tenace. 
Ci sono delle presenze divine nelle nostre esistenze che la nostra logica umana non sempre riesce a cogliere.
Chi non vorrebbe aver la mamma vicina per un lunghissimo tempo, ma è legge di natura che i figli devono sopravvivere ai genitori. Grande guaio se avvenisse il contrario.
La mamma Maria Celeste non può che essere lassù, accanto a Dio e, negli occhi stessi di Dio, vedere la vostra vita, mantenerla salda e vivace e soccorrervi nei momenti del bisogno.
Nella pagellina di iscrizione al Suffragio perpetuo, che le inviamo per posta, troverà un invito, attribuito a sant’Agostino, che incomincia così: «Se mi amate non piangete». 
Ricorderò la mamma e anche lei nelle nostre preghiere. Si faccia animo, i nostri cari defunti non sono lontani da noi e non ci abbandonano. Dio ci benedica e ci conforti sempre.

I fili paterni di un tessuto provvidenziale

Caro don Mario, 
sono una vostra associata da tanti anni dopo la morte di mia zia (Gentile Maria vostra associata e grande devota a San Giuseppe). Quando ero adolescente, insieme a lei, la sera, recitavamo il Sacro Manto e il Rosario e questo mi ha portato a continuare questo cammino spirituale.
Sono sposata e ho una figlia, durante i periodi bui, come in tutte le famiglie, chiedo aiuto al Grande Santo e a Maria; infatti nel 2013 mio marito ha perso il lavoro, noi abbiamo cercato di non perdere mai la speranza grazie alle preghiere di tante persone che sono intorno a noi e soprattutto non farlo pesare a nostra figlia che insieme a noi la sera pregava perché al suo papà venisse comunicata un'offerta di lavoro. Ricevendo il vostro mensile, che è una fonte meravigliosa di notizie e preghiere, mi ha colpito la lettera di una ragazza che (per destino o casualità) aveva lo stesso nome di mia figlia, la sua stessa età e il papà anche lui disoccupato in cerca di lavoro; la ragazza esprimeva pensieri simili a quelli di mia figlia. Il giorno dopo portai a far leggere l'articolo a scuola dove frequenta mia figlia, le suore pensavano che la lettera fosse stata scritta da lei.
Dopo esserci rivolti a tante agenzie di lavoro, finalmente un mese fa mio marito ha ricevuto da una ditta edile il lavoro.
Non ci stancheremo mai di pregare e frequentare la Santa Messa e offrire un servizio presso il Santuario Madonna delle Grazie e Santa Maria Goretti, cantando durante la celebrazione delle ore 9,00; il nostro coro è formato da ragazzi di 14 anni e mamme e papà. 
Vi chiedo di pregare per le famiglie in difficoltà sia economica sia spirituale. 
Aspetto una vostra risposta
Cordiali saluti  
Visci Maria Cristina
 
Gentile e cara signora Maria Cristina, è sempre una grande gioia poter condividere i frutti dell'intercessione di san Giuseppe che rende piano il cammino delle persone.  La sensibilità d'animo e lo spirito di fede ci fanno leggere gli avvenimenti guidati dalla mano benefica di Dio-Padre che null'altro desidera se non il ben vivere dei propri figli. Non sempre i canali della grazia divina trovano persone disponibili a favorirli, ma al di sopra di tutto abbiamo la certezza che la tenerezza di Dio non abbandona nessuno. I nostri nonni dicevano che «Dio manda i panni secondo il freddo». Nessuno muore di fame, ma troppi - lo costatiamo ogni giorno - muoiono a causa dell'egoismo umano.
Dio vi benedica  e trovi sempre in noi il sentimento della gratitudine.
 

 Perseveranza e fede un binomio vincente

Gent.mo don  Mario, 

Le riporto qui sotto la Sua mail con la quale Lei, nello scorso febbraio, con sentimenti di cristiana empatia, rispondeva, confortandomi molto, al mio messaggio disperato. Con una raccomandata inviata alla vostra Pia Unione, richiedevo S. Messe e preghiere per ottenere la intercessione di questo grande Santo. Chiedevo a Dio una grazia di non poco conto. Sintomi sinistri mi affliggevano, in uno stato di serio malessere ed astenia inconsueto.
Iniziava così un calvario di esami, analisi, percorso attraverso reparti di ospedali tra i più qualificati.
Non ho cessato di pregare ogni giorno Dio, tramite san Giuseppe e la sacra Famiglia, ma anche gli altri Santi che la mia devozione mi aveva portato a conoscere, perché si potesse trovare la causa del mio male e potermi così curare adeguatamente.
I medici azzardavano ipotesi che poi venivano smentite da altri medici. Si continuava con altri esami, in una incertezza penosa. A maggio, lo specialista che mi doveva visitare mi cancella la prenotazione per imprevisti. 
Contrariato e demoralizzato, riesco fortunosamente a prenotare una nuova visita presso un ambulatorio privato, da un altro specialista, sconosciuto e mai sentito prima. Questo medico esperto ma per niente anziano, in pochi minuti ha esaminato il mio caso, - le documentazioni, esami etc. - Sbrigativo e laconico, effettua una fibroscopia in gola. 
Lesinando le parole scrive la diagnosi, prescrive la terapia e mi congeda. Non avevo compreso ancora nulla, ma in quel mattino di maggio avevo interiormente la sensazione di aver risolto il mio problema. 
Iniziata una cura adeguata, a metà di giugno ho ripreso la mia solita voglia di vivere e a stare bene nonostante i miei quasi 70 anni! Solo mesi dopo mi accorgo della data, da me segnata, come quella della fine del mio "calvario": era il 13 maggio. Un giorno particolare per chi è devoto della Madonna. 
La mia preghiera è stata ascoltata. Prego ancora san Giuseppe perché mi assista e perché quando sarà veramente quell'ora io possa essere confortato nella fede. 
Fernando 
 
Caro e stimato fratello nella fede Fernando, non sa quanta gioia mi ha procurato la sua lettera; sono davvero contento che la sua malattia si sia evoluta benevolmente con un intreccio di circostanze provvidenziali che le offrono la possibilità di guardare al suo futuro con serenità e voglia di vivere. 
La preghiera corale ha una grande efficacia e l’assistenza silenziosa, umile e confortevole di san Giuseppe offre sempre una sorgente di gioia, conforto e speranza nel cogliere dalla vita quei doni preziosi nascosti negli angoli più remoti, che solo il calore della preghiera sa far fiorire. 
Sarà ancora nella mia preghiera di gratitudine e una forte invocazione allo Spirito santo che attraverso l’intercessione di san Giuseppe le doni per tanti anni energia, vitalità e forza nell’offrire il contribuito della sua buona volontà e intelligenza per sollevare il livello di benessere della nostra società così asfittica e anemica.
Le auguro tante consolazioni e coraggio per vivere con un fiducioso atteggiamento di fede e godere una buona salute nello spirito e nel corpo. 
 
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