Il Simposio, organizzato dalle comunità "giuseppine", si è protratto per due giornate impegnative ma proficue. Ne sono scaturite prospettive per il cammino futuro «oltre il 2021» sotto il manto di san Giuseppe.
L’Anno di san Giuseppe, regalatoci da papa Francesco, si è concluso lo scorso 8 dicembre. Insieme ai membri delle Congregazioni giuseppine, anche noi della Pia Unione ci siamo interrogati sul prosieguo nella strada con san Giuseppe dopo la chiusura di questo “suo” anno. Dalla domanda è nato un “simposio”, un incontro fraterno per indirizzarci al futuro, nei due giorni precedenti all'Immacolata 2021. Il titolo Con san Giuseppe oltre il 2021... ad occhi aperti ne dichiara il contenuto.
Aveva undici anni Giuseppe quando, ritornato a Milano da Alassio, dove la famiglia si era temporaneamente trasferita, si iscrisse al liceo classico Cesare Beccaria. Era uno studente brillante, specialmente in latino e greco. Conobbe l’associazione studentesca Santo Stanislao, diretta dal monsignor Luigi Testa. Uno degli appuntamenti fondamentali per l’associazione era l’annuale corso di Esercizi spirituali.
L’11 ottobre del 1962 si aprì a Roma il Concilio Vaticano II, indetto da papa Giovanni XXIII e che durò tre anni – fino al dicembre 1965 – e fu concluso da papa Paolo VI. è stato certamente un evento tra i più grandi della Chiesa Cattolica, con cambiamenti fondamentali della sua presenza, a cominciare dalla liturgia con la partecipazione attiva dei fedeli e la celebrazione non più in latino ma nelle lingue nazionali.