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di Nicola Parisi

100 anni della confraternita del
Santissimo Sacramento nella parrocchia di san Giuseppe al Trionfale.

Don Aurelio Bacciarini, primo parroco della parrocchia di san Giuseppe al Trionfale, fin dall’inizio del suo ministero nel 1912 promosse le associazioni cattoliche, che considerava veri pilastri sui quali fondare la conquista delle anime e il presidio spirituale del quartiere.

Fra le diverse aggregazioni, particolare spicco ebbe l’Unione delle Madri Cristiane, fondata l’11 maggio 1912, e l’Associazione dei Padri Cristiani, istituita con decreto del cardinale vicario Pietro Respighi il 27 novembre 1912. Lo zelante parroco si prodigava in maniera particolare per queste due associazioni, perché costituivano uno strumento valido per attrarre la popolazione e salvaguardare i valori cristiani all’interno delle famiglie. Sapeva infatti che dal loro apostolato potevano maturare frutti buoni. 

Nel 1915, alla morte di don Guanella, don Aurelio Bacciarini lasciò la parrocchia perché fu incaricato dalla Santa Sede di guidare i Servi della Carità e nel 1917 fu eletto vescovo nell’Amministrazione Apostolica di Lugano (Svizzera). Il successore don Luigi Previtali esercitò il ministero parrocchiale in continuità pastorale con Bacciarini e sotto la sua guida le associazioni continuarono a proliferare dando copiosi frutti. Dall’Associazione dei Padri Cristiani  sorse la Confraternita del Santissimo  Sacramento con decreto del cardinale vicario Basilio Pompilj il 14 aprile 1923. Il sodalizio, a norma del canone 711 del Codice di Diritto canonico, promulgato nel 1917, fu aggregato alla confraternita madre in Santa Maria sopra Minerva (ipso jure aggregatam esse primariae Sodalitati in Basilica S. Mariae supra Minervam erectae, come recita il decreto di erezione). Scopo della Confraternita era quello di promuovere il culto del Santissimo Sacramento e la frequenza alla santa Comunione, specialmente fra gli uomini. Come tante altre confraternite congeneri, i membri portavano (e portano tuttora) un abito bianco, cinto da cordone rosso e con mozzetta dello stesso colore. Un medaglione di metallo con l’ostensorio eucaristico completa l’abito dei confratelli. 

Dai registri contabili e dai libri dei verbali delle Adunanze del Consiglio e dell’Assemblea si evince che l’Associazione Padri Cristiani continuò nella Confraternita. Dal verbale di Consiglio del 12 ottobre 1938 e da quello dell’Adunanza dei Confratelli del 23 ottobre 1938 si legge: «Il giorno 4 novembre ricorre la festa del nostro santo Patrono, protettore della Confraternita, san Carlo Borromeo, e siccome quest’anno, per una felice coincidenza ricorre il IV centenario della nascita del grande santo e il XXV anniversario della fondazione della Pia Unione dei Padri Cristiani, costituita il 14 aprile 1923 in Confraternita del Santissimo Sacramento, si è pensato d’accordo con le autorità ecclesiastiche parrocchiali, di festeggiare la ricorrenza, nel modo più solenne possibile». 

Sul grande stendardo, fatto realizzare dal Consiglio della Confraternita, è raffigurato appunto san Carlo Borromeo in adorazione della santissima Eucarestia assieme a san Bernardino da Siena; esso fu  benedetto da mons. Luigi Fogar, a nome del cardinale Benedetto Aloisi Masella, arciprete di San Giovanni in Laterano, e portato solennemente in processione nella solennità del Corpus Domini il 12 giugno 1941. Sull’altra faccia dello stendardo è raffigurato san Giuseppe, patrono della basilica del Trionfale, che era invocato come protettore dell’Associazione dei Padri Cristiani. 

In seguito la confraternita ebbe una grande fioritura, fino a raggiungere cento iscritti, con una sezione staccata presso la vicaria parrocchiale di Valle Aurelia. Nell’adunanza del 27 aprile 1941 si staccarono dalla confraternita quindici confratelli (cinque erano membri  del Consiglio Direttivo); questo nucleo, poiché formato da residenti nella nascente parrocchia di santa Maria delle Grazie, costituì la Confraternita del Santissimo Sacramento in quella parrocchia vicina.

Molto attivo fino agli anni ’80, il sodalizio ha vissuto un periodo di stasi dovuto alla trasformazione sociale economica e culturale del territorio. Nel 2013 il parroco don Wladimiro Bogoni, incoraggiato dall’iniziativa di Ermanno Stucchi, fece appello alla sensibilità dei papà dell’oratorio per ridare nuova linfa alla Confraternita e ne affidò la cura spirituale a don Nino Minetti. 

In questi ultimi dieci anni la Confraternita ha partecipato attivamente alle iniziative di formazione e di evangelizzazione promosse dal Vicariato e dalla parrocchia seguendo le linee del Piano Pastorale. Dopo aver assicurato un puntuale servizio di accoglienza e di vigilanza nella basilica per tutto il tempo della recente pandemia, nell’anno pastorale 2022/2023 ha potuto riprendere le ordinarie attività, seguendo il cammino di formazione sulla liturgia della Messa e sul servizio all’altare. 

Nel “cantiere aperto” che vuole essere la parrocchia di san Giuseppe al Trionfale diventando una “casa accogliente”, la Confraternita del Santissimo Sacramento partecipa alle diverse attività guidate dal parroco don Tommaso Gigliola, in armonia con altre associazioni laicali che vivono nella stessa comunità ecclesiale. Celebrando i suoi 100 anni di vita, la Confraternita rinnova il suo impegno di promuovere il culto della santissima Eucaristia e di dare testimonianza nel servizio di carità, desiderosa di rinsaldare i vincoli di reciproca collaborazione nell’ambito della parrocchia.    

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